Un manoscritto di Alan Turing di 56 pagine è stato battuto all'asta per 1,025 milioni di dollari. Si trattava di un piccolo libretto degli appunti comprato in una cartoleria a Cambridge in cui il celebre matematico inglese annotava appunti nel 1942 quando lavorava a Bletchley Park, in Inghilterra, cercando di decodificare il codice militare tedesco delle macchine Enigma.
Le note risalirebbero quindi al periodo in cui si svolgono le vicende del film biografico The Imitation Game, che si è aggiudicato gli Hollywood Awards per il miglior attore (Benedict Cumberbatch), miglior regista (Morten Tyldem), miglior attrice non protagonista (Keira Knightley) e miglior compositore (Alexandre Desplat). La storia di Turing è diventata popolare proprio a seguito dell'arrivo del film nelle sale e delle numerose candidature all'Oscar: se ve lo siete perso vi consigliamo di recuperare o di leggere il libro da cui è stato tratto.
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Stando a quanto spiegato dagli esperti della casa d'aste Bonhams questo manoscritto potrebbe essere la più ampia raccolta di appunti manoscritti da Turing. Ad aggiudicarsela è stato un collezionista privato che non ha voluto essere identificato.
Cassandra Hatton di Bonhams spiega che oltre ad annotazioni di matematica e informatica, dagli appunti trapelano l'approccio di Alan Turing alla soluzione dei problemi, commenti che lasciano capire qualcosa sulla sua personalità, e un progetto incompiuto di grande interesse. Hatton l'ha definito un linguaggio informatico universale. Purtroppo non sapremo mai come sarebbe stato.
Lo stesso giorno è stata battuta all'asta anche una macchina Enigma perfettamente funzionante, che fu costruita a Berlino nel 1944, per 269.000 dollari. Anche in questo caso il collezionista non ha pubblicato commenti.