Mediaset e Rai contro Sky, concorrenza sleale?

Sky denuncia sul Corriere la scarsa concorrenza del settore televisivo italiano. Mediaset e Rai non concordano e tirano in ballo gli interessi dell'operatore satellitare. Il dibattito certamente non è sterile.

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a cura di Dario D'Elia

Mediaset e Rai, al contrario di Sky, sostengono che nel settore televisivo italiano vi sia concorrenza e qualità. L'amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge ha sollevato un gran polverone ieri con una lettera comparsa sul Corriere della Sera. A suo parere il nostro è un "un Paese con scarsa concorrenza e, di conseguenza, anche con scarsa qualità" televisiva.

Sky, quartier generale

"Qui c'è un panorama televisivo viziato. Il sistema italiano ha permesso ad un'unica azienda, Mediaset, di ricoprire una posizione di tale dominanza (sic) nel settore televisivo nazionale da raccogliere il 65% delle entrate pubblicitarie e nel campo della pay tv la stessa Mediaset opera senza alcun tipo di limitazione mentre Sky è soggetta ad un lungo elenco di restrizioni normative", ha scritto l'AD. 

"L'obiettivo, insomma, è quello di liberare il sistema da un approccio restrittivo scelto dall'Italia verso una reale concorrenza nella televisione, il che ha portato il Paese ad avere un settore di dimensioni ridotte rispetto agli standard europei, generando meno posti di lavoro e meno innovazione".

Di diverso avviso Fedele Confalonieri e il vicedirettore generale della Rai Antonio Marano.

"Dice che le leggi del nostro paese lo ostacolano, quando invece rispetto alle tv terrestri non ha limiti né in termini di vincoli di programmazione né tantomeno di obblighi di pluralismo. Rileva la posizione di Mediaset nella pubblicità tacendo la propria posizione monopolista nel satellite con quasi il 90% dei fatturati della pay tv", ha dichiarato il Presidente Mediaset.

"Lamenta che a suo carico esistano norme restrittive che, tuttavia, non gli hanno impedito in soli sette anni di superare il fatturato di Mediaset e di sfiorare quello della Rai. In realtà in nessun paese europeo, Gran Bretagna a parte, Sky ha potuto raggiungere una posizione rilevante come in Italia. Per questo rivendichiamo il diritto di essere liberi di non prendere lezioni di concorrenza da un esponente del gruppo media più dominante al mondo".

"In Italia c'è più concorrenza che in qualsiasi altro paese d'Europa. Dietro a queste accuse  non c'è un problema di libertà bensì di fatturato che, tra l'altro Sky incassa oltre frontiera", ha commentato Marano durante l'ultima conferenza stampa Rai.

"La competizione televisiva che c'è nel nostro Paese è la più forte che c'è in Europa […] Chiamiamo le cose come stanno stiamo parlando di fatturato che è legittimo. Ma non nascondiamo la parola fatturato dietro la parola libertà".

Sfido chiunque a contestare le valutazioni di Mockridge sulla qualità della TV in chiaro e sul livello di competizione del settore. Non sarà un "liberatore" ma almeno ha dato una mossa allo stagno.