Meta sotto inchiesta: le piattaforme social accusate di favorire lo smercio di droga

Gli Stati Uniti stanno conducendo un'indagine sul coinvolgimento di Meta platforms nello smercio illegale di sostanze stupefacenti.

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a cura di Andrea Maiellano

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Gli Stati Uniti stanno conducendo un'indagine sul coinvolgimento di Meta platforms nelle vendite illegali di droga. Secondo fonti anonime, riportate in un rapporto del Wall Street Journal, i procuratori federali stanno esaminando se le piattaforme di social media di Meta abbiano facilitato, o addirittura tratto profitto, dalla vendita illegale di sostanze stupefacenti. 

Si riferisce che lo scorso anno i procuratori abbiano inviato delle citazioni a Meta, richiedendo una serie di documenti relativi ai contenuti, presenti sulle piattaforme di Meta, che trattassero di droga e/o che facessero riferimento alla vendita illecita di sostanze stupefacenti tramite tali piattaforme.

I documenti interessati riguardavano: post, pubblici, immagini e conversazioni private fra gli utenti, che avessero come tema le droghe.

Un portavoce di Meta ha dichiarato al Journal che la vendita di droghe illecite è contraria alle politiche dell'azienda e che lavorano per individuare, e rimuovere prontamente, questo tipo di contenuto dalle loro piattaforme

Ha inoltre confermato che Meta collabora attivamente con le autorità per contrastare la vendita, e la distribuzione, di sostanze stupefacenti attraverso un uso illegale delle loro piattaforme social.

Anche TikTok è stata citata dalle autorità competenti per fornire documenti analoghi a quelli richiesti a Meta. L'azienda, interpellata dal Wall Street Journale, non ha però risposto alle richieste del giornale in merito alle citazioni ricevute.

In risposta a questa crescente preoccupazione d parte delle autorità competenti,  il presidente degli affari globali di Meta, Nick Clegg, ha annunciato venerdì scorso che l'azienda si è unita all'Alleanza per prevenire i danni causati dalle droghe.

Nel frattempo, il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Anthony Blinken, ha comunicato durante una sessione della Commissione delle Nazioni Unite, che il dipartimento contro i Crimini e la Droga, ha avviato una collaborazione con Meta, Snap e altre aziende facenti parte del settore dei social media per interrompere la vendita di sostanze stupefacenti online.