Uno sguardo alla libertà

Dopo oltre un anno da Metal Gear Solid 3 e la creazione di un quarto imponente capitolo per il sistema di prossima generazione marchiato Sony, Konami ha deciso di salutare il mercato PlayStation 2 con un omaggio ai fan di una delle sue serie più prosperose. Subsistence, infatti, non è altro che la versione definita “perfetta” di MGS3.

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a cura di Tom's Hardware

Uno sguardo alla libertà

Senza addentrarsi nelle meccaniche di gioco, già ampiamente discusse nella recensione di Metal Gear Solid 3: Snake Eater, è importante analizzare il cambiamento più radicale dell'intero gameplay: il sistema di inquadratura. A memoria, dovreste ricordare che gli ultimi tre capitoli hanno imposto una visuale mobile, ma non gestibile a proprio piacimento. In particolare nel terzo episodio, questo stile oramai abdicato da buona parte degli stealth game presenti in commercio, ha creato non pochi problemi nell'individualizzazione degli obiettivi, o semplicemente dei nemici, nella fitta foresta che funge da contorno per buona parte della trama. Il ?problema? era parzialmente ovviabile attraverso il passaggio dello sguardo in soggettiva, ma alla lunga l'impossibilità di spostamento di questo status creava non poche preoccupazioni. Subsistence, dunque, introduce la rotazione a 360° della visuale attraverso lo stick analogico destro, mutando sensibilmente l'approccio di gioco ed aprendo nuove strade nella gestione delle proprie tattiche.

Attenzione però: il gameplay originale non è stato studiato con questa caratteristica, di conseguenza il suo utilizzo potrebbe risultare fastidioso in alcune circostanze, come ad esempio nei momenti in cui si tratta di entrare in stretto contatto con i nemici. Domandarsi per quale motivo il team di programmazione non abbia adattato il sistema di controllo alla nuova telecamera mobile è più che lecito; fortuna vuole, però, che con una semplice pressione dell'analogico lo sguardo si riposiziona alle spalle di Snake. Nel complesso, nulla di rivoluzionario, quanto meno non al punto di mutare sensibilmente l'avventura, ma ripensando alla versione d'origine è un sensibile passo in avanti per la serie.