Microsoft, la penna stimola il cervello più della tastiera

Secondo una recente indagine scientifica svolta per Microsoft da scienziati di fama mondiale, prendere appunti in formato elettronico scrivendo a mano con una penna digitale facilita l'apprendimento rispetto alla sola digitazione sulla tastiera di un portatile.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Secondo uno studio neuroscientifico realizzato per conto di Microsoft da due ricercatori di fama mondiale come Audrey van der Meer e Ruud van der Weel del Norwegian University of Science and Technology (NTNU) di Trondheim, già vincitore di un premio Nobel, prendere appunti scrivendo a mano comporta una maggiore elaborazione e selezione delle informazioni rispetto alla digitazione da tastiera e questo vale anche se gli appunti sono presi in formato digitale, tramite pennino.

Gli esperti in neuropsicologia hanno coinvolto un gruppo di 20 studenti per due mesi, con l’obiettivo di individuare eventuali differenze nell’attività cerebrale dovute all’uso di una tastiera rispetto alla presa di appunti con la penna e le relative implicazioni sulla capacità di apprendimento del soggetto.

1L3B3803

Lo studio prevedeva di portare a termine tre diversi compiti – digitazione, scrittura e disegno – concepiti sulla base del famoso gioco di società Pictionary della Hasbro, utilizzando dei Microsoft Surface Pro 4 e indossando nel frattempo oltre 250 sensori per il rilevamento dei segnali cerebrali avanzati.

I risultati dimostrerebbero definitivamente che all’uso della penna corrisponde l’attivazione di aree del cervello più profonde con effetti molto positivi sull’acquisizione di nozioni, come del resto già evidenziato da altre indagini effettuate sull’argomento.

I più maligni potrebbero pensare che Microsoft abbia tutto l'interesse a promuovere l'uso del pennino mediante appositi studi, avendo incentrato buona parte della propria campagna di marketing per i 2-in-1 Surface proprio sulla possibilità di sfruttare la Surface Pen, ma bisogna sempre ricordare che i risultati di uno studio scientifico, soprattutto se realizzati da personalità così importanti, sono sempre sottoposti al giudizio della comunità scientifica e che essi comunque non fanno che confermare i dati già emersi da precedenti studi indipendenti.

1L3B3959 JPG

Lo studio dunque sottolinea il potere della penna e della scrittura nel processo di apprendimento, in un’epoca in cui molti studenti utilizzano ormai solamente il portatile con la tastiera per prendere appunti.

“Le implicazioni di questo studio sono fondamentali per gli educatori e per chi lavora nel campo dell’istruzione”, ha dichiarato Alexa Joyes, Direttore di Policy, Teaching & Learning, Worldwide Education Microsoft. “Ci sarà perdonato l’errore commesso qualche anno fa, quando si pensava che l’umile penna potesse scomparire dal nostro mondo ossessionato dalla tastiera: in realtà, è evidente che si tratta di uno strumento tuttora indispensabile, così come lo è stato per molte generazioni prima di noi.  Forse non dovrebbe sorprendere che l’acquisizione e l’interiorizzazione delle nozioni possano migliorare grazie a un gesto naturale, ossia prendere appunti a mano”.