Microsoft mette una taglia sul virus-writer

Nella sua accesa lotta contro il worm conflicker, Microsoft si gioca la carta della taglia, probabilmente nella speranza che più utenti aggiornino i loro sistemi.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il worm conflicker, in circolazione ormai da alcuni mesi, continua a dare grattacapi. Microsoft ha rilasciato una patch specifica già da diverso tempo, ma l'infezione continua a colpire, sfruttando migliaia di macchine non aggiornate.

L'azienda ha quindi deciso di passare a metodi non ortodossi, mettendo una sostanziosa taglia sulla testa del programmatore che ha scritto il malware.

L'annuncio, di martedì scorso, risveglierà l'animo da giustiziere di molti, in giro per la rete: ci sono ben 250.000 dollari disponibili per chiunque possa fornire informazioni che portino alla cattura dell'autore di Conflicker.

Microsoft aggiunge questa iniziativa all'intenso lavoro che sta svolgendo per combattere il worm, in collaborazione con molte altre entità, tra le quali ICANN, VeriSign, Public Internet Registry e altri. Al momento si stima che ci si siano almeno 10 milioni di sistemi Windows infettati.

Quello della taglia sembra una mossa di altri tempi, ma probabilmente avrà una grande risonanza mediatica, proprio quello che serve per richiamare l'attenzione degli utenti sulla sicurezza dei loro sistemi. In altre parole, potrebbe servire a diffondere la cura, vale a dire le patch disponibili.

I cacciatori di taglie potrebbero dare la caccia anche ai virus-writer

Un cacciatore di taglie accanto al programmatore incriminato, in un caso precedente

Microsoft si è anche preoccupata di pubblicare informazioni su Conflicker, per aiutare gli utenti a ripulire le loro macchine. Ricordiamo che questo worm è conosciuto anche come Conficker (senza 'L'), e ha più versioni, come Win32/Conficker.A e Win32/Conficker.B, o anche Downadup/Conflicker.

Un volta infettato il PC questo worm è in grado di diffondersi su un'eventuale rete, ma anche su unità rimovibili collegate alle porte USB. Una macchina infettata, infine, diventa vulnerabile all'esecuzione di codice in remoto, che potenzialmente potrebbe dare a un malintenzionato il controllo totale del computer.  

Microsoft raccomanda, a chi non l'ha ancora fatto, di aggiornare il proprio sistema con la patch specifica. Come abbiamo suggerito in passato, ripetiamo a tutti gli utenti di tenere sempre aggiornato il proprio sistema, e di accedere alla rete protetti da un antivirus, anch'esso regolarmente aggiornato.