Mirino, ISO e software

Le nostre prime impressioni sulla Fujifilm X-Pro 2, nuova mirrorless top di gamma della casa giapponese.

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a cura di Roberto Buonanno

CEO

Mirino elettronico e consumi

Il mirino elettronico funziona veramente bene. Grazie al nuovo processore Trans CMOS-III la velocità di reazione è molto elevata. La qualità dell'immagine che si vede nel mirino è realistica ed evita anche di aver problemi in caso di luce che batte sul display.

55 X Pro2 BK Finder insideRESIZ

Nel mirino si può vedere la scena ma anche riprodurre le immagini appena scattate. Consiglio vivamente di scattare sempre con il mirino e di ridurre al minimo l'uso dello schermo perché la macchina consuma veramente molto. Durante la mia esperienza d'uso ho rilevato che, per una giornata intensa di scatti servono due o addirittura tre batterie. Bisogna spegnerla e accenderla in continuazione e stare sempre attenti a non abusare del display.

Il mirino ha il correttore delle diottrie, quindi chiunque lo può usare agevolmente a meno di gravi problemi di vista. Chi porta gli occhiali avrà comunque qualche problema pratico nell'uso del mirino.

Connessione Wifi, Software e app

ASD

La X-Pro 2 ha una funzione WiFi che crea una rete alla quale collegarsi con dispositivi mobile. Una volta collegati è possibile controllare la fotocamera in remoto, con tanto di anteprima della inquadratura, oppure semplicemente scaricare su smartphone o tablet le foto presenti nelle memory card. 

Il nuovo processore Trans CMOS-III, più veloce dei precedenti, offre una reattività maggiore rispetto al passato anche nella comunicazione in WiFi con i dispositivi mobili.

Raw e ISO nominali

Le Fuji fino a oggi scattavano in formato file raw esclusivamente nel range ISO nativo. La X-Pro 2 mantiene il file raw anche estendendo il valore ISO sia in alto che in basso, ovvero in questo caso sotto 200 e sopra 12.600. 

Il file raw è molto pesante, circa 50 mega non compresso. È comunque possibile avere il file compresso, che pesa circa la metà e non mostra apparente riduzione della qualità.

Grazie al doppio slot SD ora è possibile registrare il file raw su una scheda e quello jpeg su un'altra, come accade nelle macchine reflex di fascia alta. Quindi chiunque ora può tranquillamente salvare i file raw e poi decidere, scatto per scatto, se usare il file jpeg o quello originale.