Nasce Penguin Random House: l'editoria sfida Amazon

I due storici editori Random House e Penguin si fonderanno in Penguin Random House. Si stimano ricavi per 3,1 miliardi di euro. Amazon, Apple e Google avranno finalmente un degno sfidante.

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a cura di Dario D'Elia

Random House e Penguin, i due colossi mondiali dell'editoria cartacea, hanno deciso di dar vita a un'unica società per affrontare la crisi del mercato e rispondere alla rivoluzione digitale. La futura Penguin Random House si candida a diventare la più grande casa editrice del mondo con ricavi pari a 3,1 miliardi di euro e utili al di sopra dei 300 milioni di euro. Per comprendere la portata dell'operazione è sufficiente ricordare gli autori di riferimento dei due editori: Toni Morrison, John Grisham, E.L. James, Jamie Oliver, Tom Clancy, etc.

Le holding che si nascondono dietro alle due società, ovvero la tedesca Bertelsmann e la statunitense Pearson, deterranno rispettivamente il 53% e il 47% del pacchetto azionario. L'intesa prevede 3 anni di partnership minima e dopo il 2017 la possibilità per una delle due parti di richiedere un'IPO - ovvero l'offerta al pubblico dei titoli.

Penguin Random House

"L'editoria sta attraversando un periodo di cambiamenti tumultuosi spinti dalle tecnologie digitali e dalle gigantesche società che le dominano", ha spiegato ieri Marjorie Scardino, AD di Pearson. "La fusione di Penguin con Random House aumenterà le opportunità di successo. Insieme, le due case editrici potranno condividere gran parte dei costi, investire di più sugli autori e sui lettori ed essere più avventurosi nel tentare nuovi esperimenti in questo mondo di libri digitali che si muove così rapidamente".

L'obiettivo è quello di incrementare i risparmi fino al 10% razionalizzando le attività di magazzino, distribuzione e stampa. Insomma, bisogna correre ai ripari prima che Amazon, Google, Apple e i servizi di self-publishing consolidino ulteriormente le rispettive posizioni. Ovviamente anche gli editori avversari sono pericolosi, ma in questo momento è l'intero sistema industriale che richiede una svolta. Non a caso Penguin Random House partirà con almeno il 20% dell'attività dedicato al segmento e-book.

Gli analisti sono convinti che a questa fusione ne seguiranno molte altre, perché per mantenere la competitività ormai vi sono poche alternative. "L'editoria è in una situazione particolare perché composta di poche grandi case e molte relativamente piccole", ha aggiunto Scardino. "Probabilmente non c'è spazio per tutte, dovranno allearsi o fondersi".