La banda dei Sardi

Breve storia di come Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna crearono la prima testata ambientata nel futuro edita da Sergio Bonelli Editore, portandola al successo e costringendoci ad ammettere che anche in Italia si può scrivere ottima fantascienza.

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a cura di Tom's Hardware

Medda, Serra e Vigna debuttarono con la Bonelli sulle pagine del già citato Martin Mystère e firmarono anche diverse storie per Dylan Dog. Proposero Nathan Never a Sergio Bonelli nel 1988, quando durante una riunione, nella quale Antonio Serra svolgeva l'incarico di segretario, venne fuori che non c'era nessun personaggio fantascientifico nella scuderia Bonelli.

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Castellini

Serra chiamò subito Medda e Vigna e i tre si misero al lavoro insieme. Il nome originale del personaggio doveva essere Nathan Nemo, ma fu cambiato su consiglio di Alfredo Castelli (creatore appunto di Martin Mystère) in quanto richiamava il nome di un'iniziativa editoriale fallita anni prima.

Dopo anni di studi e riunioni, il personaggio era pronto per la sua prima uscita, che avvenne in libreria: come abbiamo già detto, Dylan Dog era diventato un fenomeno di massa, e attorno al nuovo personaggio della Bonelli si era quindi creata un'enorme aspettativa, perciò la Alessandro Distribuzioni si propose di far uscire la mini-storia di 16 pagine "Il numero zero" nell'aprile 1991, da dare in omaggio ai clienti per la ristrutturazione della libreria della casa editrice a Bologna. Il tutto circa due mesi prima del debutto della serie nelle edicole.

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Simone Bianchi

L'attenzione dei media sul personaggio attirò all'evento più di tremila persone, tanto che la banda dei sardi fu scortata nella libreria passando attraverso le cantine dei palazzi circostanti, poiché la piazza vicina era gremita dalla folla. Questo e altri fatti curiosi sull'origine di Nathan Never si possono leggere in un articolo a firma dello stesso Vigna.

Sin dall'uscita di questo primo albo, quindi, Nathan Never mise in mostra tutte le sue qualità. Forte di una storia scritta dai suoi tre ideatori, della copertina del mitico Claudio Castellini, che illustrerà anche quelle della serie regolare fino al n.59 e degli speciali dal n.1 al 5, e delle splendide tavole di Roberto De Angelis, che poi prenderà il posto proprio di Castellini come copertinista, ruolo che ricoprirà dal n.60 al n.249.

Altri disegnatori importanti per la serie sono stati Giancarlo Olivares e Luigi Simeoni, i quali hanno lavorato sia insieme, come sul Gigante n. 3 Un nuovo Futuro, sia separatamente. Un nuovo Futuro, come del resto anche i Giganti precedenti, è firmato da Antonio Serra, che recentemente si è congedato dalla testata con la trilogia di Omega (nn. 301-302-303).

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Paolo di Clemente

Bepi Vigna è stato autore di tutti gli episodi dello spin-off "Asteroide Argo" e del n. 300 della serie regolare ("Altri mondi"), inoltre, nel 2016, ha firmato Nathan Never - Annozero, miniserie illustrata da Roberto De Angelis che ritorna alle origini dell'eroe.All'iniziativa di Vigna seguirà, quest'anno, Nathan Never - Rinascita, scritta da Michele Medda, la cui ultima comparsa sulla serie risaliva al n. 304 (Dove muoiono le stelle). Negli ultimi anni Medda ha creato per Bonelli le miniserie Caravan e Lukas, oltre ad aver collaborato con Walt Disney Italia e ad aver creato una propria casa editrice, Peter Press, per stampare la storia in due parti Digitus Dei, scritta da lui stesso.