Netflix non brilla abbastanza per Wall Street, anche se ha deciso di rendere disponibili più di 100 ore di programmazione in HDR (high dynamic range) entro agosto. La metafora è una boutade ma rende l'idea della differenza tra realtà finanziaria e successo percepito dal grande pubblico.
Il colosso statunitense non cresce abbastanza velocemente rispetto alle aspettative degli investitori. E non c'è diavoleria tecnologica che tenga. Nel secondo trimestre ha acquisito "solo" 2,5 milioni di abbonati (500mila negli USA e 2 mln all'estero), quasi il 60% in meno rispetto al periodo precedente. "Non stiamo pensando al ritorno economico. La nostra missione è espanderci ed investire per migliorare il nostro servizio", ha dichiarato pochi mesi fa il fondatore Reed Hastings. E malgrado fatturato e ricavi positivi, il titolo ieri ha comunque perso quasi il 13%.
Forse è solo questione di tempo perché Netflix sta spingendo l'acceleratore sull'innovazione. Entro la fine dell'anno anche per l'Italia ci saranno oltre 150 ore di programmazione HDR. Ha scelto di puntare sull'High Dynamic Range "in quanto questa tecnologia offre pixel di migliore qualità e con una profondità maggiore, dando vita a punti luce più luminosi, maggiori dettagli nelle scene più buie e a una gamma di colori più ampia".
Si parte con Marco Polo, sempre che si disponga di un abbonamento con piano Ultra HD e si possieda una TV abilitata Dolby Vision o HDR 2016. In futuro però saranno disponibili anche A Series of Unfortunate Events, Bloodline, Chef's Table, Hibana, Knights of Sidonia, Daredevil, Iron Fist, Jessica Jones, Luke Cage, I difensori, The Do-Over e The Ridiculous Six.
E non è finita qui perché lo stesso Hastings non ha escluso la possibilità per il futuro della funzione download per una selezione di titoli. D'altronde più procede l'espansione nel mondo e più si rendono conto che la qualità delle reti può variare moltissimo.