New York tassa gli acquisti su Amazon

Amazon, e gli altri e-tailer, saranno costretti a far pagare le tasse sui acquisti ai residenti dello Stato di New York

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a cura di Dario D'Elia

Lo Stato di New York ha promulgato la criticata "Amazon Tax". In pratica, d'ora in poi i consumatori newyorchesi pagheranno un po' di più i beni acquistati sul noto e-tailer, poiché ogni prodotto sarà soggetto a tassazione locale (una specie di IVA). In verità ogni acquisto è sempre stato soggetto a questa tassa, ma la responsabilità del pagamento era carico del cittadino…

Quando all'inizio del 2008 il Governatore dello Stato di New York David Paterson ha dichiarato che i negozi online dovrebbero applicare ai listini la tassa locale è successo un putiferio. L'idea di fondo è che se un e-tailer attiva un rapporto commerciale con il territorio, non solo di vendita ma anche ad esempio di affiliazione pubblicitaria, questa attività è giusto che venga tassata. Aziende come Amazon non sono mai state obbligate a fare pagare le tasse statali ai residenti poiché prive di "presenza fisica sul territorio", ma con i sistemi di affiliazione locale che permette ai newyorchesi di pubblicizzare Amazon sui propri siti lo scenario sembra cambiare.

Amazon ha tentato di dimostrare in tribunale che si tratta di un'iniziativa incostituzionale , in violazione del 14° Emendamento e della stessa Costituzione di New York. Ma proprio ieri il Giudice Eileen Bransten ha chiuso definitivamente la questione dando ragione al Governatore.

"Alla fine la Commission-Agreement Provision non si propone di tassare tutte le vendite che riguardano i consumatori di New York", ha scritto nella sentenza Bransten. "Deve comunque esservi un nesso tra il venditore extra-territoriale e New York, attraverso un contratto che preveda commissioni che hanno a che fare con i residenti e un volume di affari superiore ai 10 mila dollari. Lo Statuto obbliga semplicemente i venditori extra-territoriali ad accollarsi la (legale) gestione fiscale che è correlata a profitti generati dall'attività commerciale con newyorchesi".

Insomma, i grandi negozi online sono destinati ad applicare la tassa statale su ogni acquisto. Le stime indicano un aumento delle entrate locali pari a 50 milioni di dollari all'anno.

La questione ovviamente è delicatissima, perché il nuovo Statuto potrebbe essere adottato anche in altri Stati con effetti collaterali sul volume d'affari del commercio elettronico nazionale.