Conclusioni
In questo ipotetico confronto a distanza tra compatte dotate di ottica luminosa, indice di una maggior ricerca di qualità complessiva rispetto alla classica punta-e-scatta, la P310 si inserisce al livello inferiore della scala. È, in altri termini, la più standard e per questo la meno performante tra le compatte "evolute", o la peggiore delle migliori.
Ha diverse qualità: è tascabile, molto ben realizzata e piacevole da utilizzare, e produce immagini di elevata qualità se confrontata con quella di altre compatte basate su sensore da 1/2.3 pollici. Non si è però evoluta in modo sostanziale rispetto alla P300 e questo, distanza di circa un anno, la pone sotto una luce peggiore. Al momento della sua introduzione (marzo 2011), la P300 era una compatta tascabile di elevata qualità con pochi rivali.
Oggi, il panorama è più vasto: concorrenti già presenti (Panasonic LX5 e Olympus XZ-1) hanno affinato le armi con i modelli successivi LX7 e XZ-2 e sfruttano il vantaggio del sensore da 1/1.7 pollici; altri concorrenti sono apparsi di recente (Samsung EX2F, Fujifilm XF1) e si presentano agguerriti; c'è poi, chi, come Sony, ha intrapreso una via più estrema ma innovativa e potenzialmente molto interessante.
Alla Nikon Coolpix P310 rimane il vantaggio del prezzo, contenuto rispetto ai prodotti sopracitati, che ne fa un ottimo affare. Non è poco, specie di questi tempi. Parlando di affari, però, e viste le scarse evoluzioni del prodotto, la scelta più ovvia per risparmiare - nonché il nostro consiglio se vi piace il genere - è quello di cercare una P300 d'occasione.
Pro e Contro
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