Nokia ha evaso 540 milioni di dollari di tasse?

In India le autorità stanno perquisendo gli uffici Nokia di Chennai, dove risiede lo stabilimento di produzione. Le autorità avrebbero confidato a l'Economic Times che l'azienda avrebbe evaso 540 milioni di dollari di tasse.

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a cura di Dario D'Elia

Nokia è accusata in India di aver evaso circa 540 milioni di dollari di tasse, almeno secondo quanto riporta oggi l'Economic Times. Il quotidiano di New Delhi di solito è considerato una fonte attendibile: d'altronde è il secondo giornale economico in lingua inglese del mondo (dopo Wall Street Journal) ed è edito da The Times Group. Insomma, pare che gli uffici Nokia di Chennai (320 km a est di Bangalore) siano sotto perquisizione da stamani. Il comunicato giunto in queste ore dall'azienda sembrerebbe confermare la piena collaborazione e nessun effetto collaterale per la produzione - dato che gli stabilimenti sono contigui.

Nokia a Chennai

"In qualità di azienda globale, Nokia ha a che fare costantemente con un numero elevato e costante di questioni fiscali, verifiche e valutazioni. L'impegno di Nokia di essere un'onesta realtà aziendale è saldo e fermo: abbiamo sempre rispettato le leggi vigenti e le sentenze nei paesi in cui operiamo. Questo è stato un principio di base delle nostre attività in India, dove Nokia è presente dal 1995", sottolinea la nota ufficiale dell'azienda.

Ora, secondo le fonti vicine all'Economic Times Nokia sarebbe protagonista di un'indagine molto delicata che la vedrebbe accusata di evasione fiscale. Si parla appunto di 542 milioni di dollari non pagati, ma mancano ancora le conferme ufficiali. L'unica certezza è che la perquisizione, che probabilmente è scattata per individuare documentazione sensibile, proseguirà fino a tarda serata, forse anche domani mattina.

In India è davvero un momento delicato per le grandi corporation straniere. Lo scorso autunno anche Google ha avuto qualche problema fiscale: i fatti non sono stati divulgati nei dettagli, ma ai tempi la stampa parlò di errori di contabilità che avrebbero potuto portare a una sanzione di 14 milioni di dollari.