Nuova missione russa sulla Luna, la corsa allo spazio sta ricominciando?

Luna 25 cercherà di atterrare sulla Luna la stessa settimana della sonda indiana Chandrayaan 3.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

L'agenzia spaziale russa ha
lanciato una navicella verso la Luna, riprendendo il programma di esplorazione lunare che aveva abbandonato nel 1976. Si tratta infatti della missione Luna 25, che fa seguito appunto a Luna 24 di quasi 50 anni fa. 

La navicella è stata lanciata ieri dal cosmodromo di Vostochny (Russia orientale) spinta da un razzo Soyuz-2.1b. Una manciata di minuti dopo Luna 25 era in orbita bassa: lì è stato acceso un altro motore (Fregat) che spingerà la navicella verso il nostro satellite. Non c’è una data precisa per l’atterraggio, che dovrebbe essere intorno al 20-25 di agosto. 

Curiosamente, c’è anche una missione indiana che dovrebbe atterrare sulla Luna più o meno negli stessi giorni. La Cina invece ha completato una missione lunare nel 2020, riportando sulla Terra alcuni campioni. 

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Il programma di Luna 25 prevede un atterraggio al polo sud del satellite, dove metterà in funzione tutta una serie di strumenti analitici. Lo scopo è quindi duplice: da una parte sperimentare il sistema di atterraggio e, se non ci saranno problemi, analizzare il suono lunare - in particolare si vuole capire se c’è dell’acqua. 

Si tratta di una novità rilevante sia per la Russia sia per l’esplorazione spaziale a livello globale - un tipo di ricerca che è rimasta in qualche modo dormiente per decenni, ma che attualmente sta vivendo una nuova primavera. Se in passato solo USA e URSS avevano avevano i mezzi e la volontà per mandare veicoli nello spazio, oggi sono molti i paesi che hanno lanciato delle missioni.

Cina, India, Russia e Stati Uniti stanno lavorando per tornare sulla Luna, operazione che dovrebbe aiutarci a capire come mandare degli esseri umani su Marte. 

L’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, contribuisce a molte di queste iniziate e ha un suo programma di esplorazione spaziale, che conta risultati impressionanti come quello della Missione Rosetta, nonché diverse sonde su Marte.  L’ESA ha progettato e realizzato il modulo di supporto vitale per Artemis II, che nel 2024 porterà un equipaggio in orbita intorno alla Luna. 

Tornando alla Russia, la dissoluzione dell’URSS, dal 1989 in poi, ha naturalmente messo un freno a tutte le iniziative non essenziali, ma hanno comunque mantenuto la MIR finché è stato possibile e hanno contribuito alla realizzazione della ISS. Certo, succedeva in un momento in cui i rapporti internazionali erano migliori di quanto fossero oggi. 

Ad oggi stiamo assistendo a una nuova corsa allo spazio, qualcosa di molto simile a quella competizione che rese possibile il primo atterraggio sulla Luna, nel 1969. Se non fosse stato per il desiderio di arrivare prima dei russi, forse gli statunitensi non avrebbero investito così tanto. 

E pare che, oggi come allora, la Russia sia in ritardo per quanto riguarda missioni umane sulla Luna: la corsa sembra riguardare il team NASA/ESA/CSA da una parte e la Cina dall’altra. Chi arriverà per primo?