L'ICANN, l'ente internazionale incaricato di assegnare gli indirizzi IP e di gestire il sistema dei domini, ha pubblicato oggi l'elenco delle richieste di nuovi domini dopo che un anno fa aveva dato il via libera alla liberalizzazione dei nomi dei domini web di primo livello. Ne sono arrivate 1930, che ora dovranno essere passate al setaccio per verificare che non ci siano violazioni di copyright o tentativi di frode mediante ''occupazione virtuale". Il responso arriverà non prima dell'inizio 2013, e i nuovi domini saranno attivi a partire da aprile 2013.
In totale l'ICANN ha ricevuto 1930 richieste di nuovi domini
Fra le richieste pervenute c'è di tutto, e al contrario di quanto ci si aspettava non sono le diciture a carattere sessuale ad andare per la maggiore. L'universo a luci rosse, che aveva già ottenuto in passato il dominio .xxx, ha fatto richiesta infatti di domini scontati come .sex, .porn o .sexy. Non mancano poi domini di natura geografica come .madrid o .paris, che costituiscono il 66% delle richieste totali pervenute.
Fra le proposte aziendali spiccano .apple, .samsung, .amazon, .google, .chrysler, .fiat e .gucci. Tra i domini più richiesti ci sono i nomi generici come .App, .Home, .Blog, .Book, .Shop., .Movie, Music, .Art, .News, .Cloud, .Mail, .Design. Proprio in quest'ambito si prevedono duri scontri, dato che com'era prevedibile alcuni sono stati richiesti da più aziende e l'ICANN sarà costretta ad una analisi che ne determinerà l'assegnazione finale.
In particolare, si profila una guerra fra Amazon e Google. Google ha presentato 101 richieste, che includono oltre a .google e .youtube anche un generico .lol. Amazon ha presentato 76 proposte, fra le quali .kindle, .coupon e lo scontato .amazon. Scontro in vista anche per il dominio .app, chiesto da 11 aziende. Fra i più parsimoniosi risultano Microsoft (11 domini) e Apple, che ha sorprendentemente avanzato richieste solo per uno.
Google e Amazon si stanno contendendo la proprietà di alcuni domini
Fra le novità più interessanti c'è il fatto che per la prima volta nella storia del web sono stati accettati domini con caratteri che non appartengono all'alfabeto latino, i cosiddetti International Domain Names (Idns).
L'elenco delle richieste è pubblicamente consultabile e stando ai dati ufficiali la maggior parte delle richieste di nuovi domini sono arrivate da Stati Uniti e Canada (911), il resto dall'Europa (675), dall'Asia (303), dall'America Latina (24) e dai Paesi africani (17). Rod Beckstrom ha spiegato che questa esplosione di domini ''rappresenta una svolta per il mondo del web, consentendo un'azione a più ampio respiro su Internet''. Al momento a trarne immediato vantaggio è proprio l'ente, considerato che per aggiudicarsi un dominio diverso dal solito le aziende devono pagare 185mila dollari (circa 150mila euro), oltre a 25 mila dollari di tassa annuale (circa 20 mila euro all'anno).