Il Computer Science Laboratories (CSL) di Sony ha mostrato un dispositivo in grado di tracciare il movimento degli occhi. Sviluppata in collaborazione con l'Università di Tokyo, questa soluzione nasce per il lifelogging, ovvero la cattura digitale d'informazioni su persone e gli oggetti nel mondo reale o digitale.
La videocamera è fuori dagli occhiali. La luce blu indica che sta riprendendo qualcosa - clicca per ingrandire
Sony CSL ha integrato negli occhiali dei LED a infrarossi e fotoricevitori interni ed esterni alla videocamera. Un luce all'infrarosso viene diretta al bulbo oculare e i fotoricevitori rilevano la luce riflessa sull'occhio, localizzano la posizione della pupilla e misurano il movimento dell'occhio. Associando il movimento dell'occhio all'immagine ripresa dalla videocamera si possono determinare gli oggetti d'interesse per l'utente.
"Non è un eye tacker in scala naturale. È abbastanza piccolo da essere collegato a degli occhiali", ha dichiarato Sony CSL. Gli occhiali hanno la funzione di riconoscere i caratteri inglesi e possono "apprendere" caratteri per esempio da un titolo di un libro che l'utente sta fissando.
Il dispositivo in questa immagine riconosce "Eye Tracking Methodology" - clicca per ingrandire
Sony CSL sta pensando di aggiungere anche il GPS per localizzare informazioni e integrarle in un nuovo dispositivo posto nella cornice degli occhialini. Uno dei problemi attualmente irrisolti riguarda l'alimentazione energetica del sistema.
Un prodotto di questo genere potrebbe avere molteplici applicazioni. Pensiamo per esempio ai poliziotti, che in un lontano futuro potranno osservare un individuo e controllarne le generalità e la fedina penale senza doverlo fermare o interrogarlo. Oppure, e qui torniamo su un piano più comune, potrete identificare una persona e controllarne la presenza su Facebook. Senza contare le incredibili potenzialità marketing. Insomma, chi più ne ha più ne metta.