Scheda tecnica

Test - Recensione della Olympus OM-D E-M5, una mirrorless di qualità elevata. Eccellente rettività del corpo macchina e stabilizzazione particolarmente efficace sono le sue doti migliori.

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a cura di Tom's Hardware

Scheda tecnica

Olympus OM-D E-M5
Sensore CMOS Micro Quattro Terzi (fattore ingrandimento 2x)
Risoluzione 16,1 Mpixel - 4608x3456
Supporto RAW SI
Ottica utilizzata per il test M.Zuiko 12-50mm f/3.5-6.3

Lunghezza focale 35 mm

24-100mm
Massima apertura f/3,5
Gamma sensibilità 200-25600 ISO
Tempi di posa 60s - 1/4000s + posa B
Flash Esterno, fornito (NG 10)
Syncro flash 1/250s
Scatto continuo 9 fps
Programmi di scatto PASM, iAuto, Scene, ArtFilter
Schermo LCD 3" - 610.000 punti
Video Full-HD 1080p @ 30 fps - MOV H.264, AVI
Formati di memoria SD/SDHC/SDXC
Caratteristiche fisiche
Dimensioni 121x90x42 mm
Peso

425 g

Prezzo
Prezzo 1000 euro (solo corpo)

Il cuore della OM-D E-M5 è il nuovo sensore LiveMOS da 16 Mpixel (4608x3456 pixel), che subentra al precedente 12 Mpixel usato sui precedenti modelli. Secondo fonti Olympus, il nuovo sensore è accreditato di una gamma dinamica superiore del 33% e di rumore equivalente a uno stop ISO in meno rispetto al 12 Mpixel precedente. Questo dato si riflette nella gamma di sensibilità molto ampia per un sensore di questo formato, che arriva a 25.600 ISO.

Tra i dati in tabella, meritano di essere sottolineati la cadenza di scatto, che arriva a ben 9 fps con focus-lock sul primo fotogramma (4,2 fps minimi garantiti con AF continuo) e lo schermo LCD da 3 pollici, che si segnala non tanto per risoluzione, comunque buona (610.000 punti) quanto per il fatto di essere orientabile (80° verso l'alto, 50° verso il basso) e touch-screen. La tecnologia OLED contribuisce a renderlo molto brillante se lo si desidera, ma è anche possibile, tramite menu, privilegiare la naturalezza delle tinte.

Al contrario, il mirino elettronico si segnala proprio per l'elevatissima risoluzione, 1.44 milioni di punti che corrispondono a una risoluzione di 800x600 pixel, attualmente lo stato dell'arte in questo settore. Il sistema autofocus a rilevazione di contrasto utilizza 35 punti AF, disposti in una griglia 7x5 che copre la maggior parte del campo inquadrato. Dal punto di vista tecnico, le prestazioni rispetto alla già veloce E-P3 sono state incrementate del 20% grazie a un readout di frequenza raddoppiato (da 120 a 240 fps) nell'utilizzo in modalità AF continua.

L'otturatore è garantito per 100.000 cicli - non pochi in assoluto, ma qui si nota la natura non professionale del prodotto (i concorrenti con maggiori ambizioni si attestano sui 150.000). Tra le caratteristiche peculiari del modello, che non rientrano in tabella, citiamo invece lo stabilizzatore ottico e la tropicalizzazione del corpo.

Lo stabilizzatore, soprattutto, è fortemente innovativo. Se, normalmente, sistemi analoghi muovono il sensore su due assi, lo stabilizzatore della E-M5 mantiene il sensore sospeso e questo assicura un maggior grado di libertà: 5 assi, corrispondenti a movimento orizzontale e verticale, imbardata, beccheggio e rollio. Olympus dichiara che, con questo sistema, si guadagnano non meno di 5 stop, e abbiamo già verificato sul campo la reale efficacia di questo strumento.

La tropicalizzazione e il robusto ma leggero corpo in lega di magnesio, infine, è ciò che distingue la OM-D dai modelli più consumer, rendendola adatta all'utilizzo sul campo in condizioni anche ostili, al pari della reflex E-5. Da sottolineare che non è solo il corpo macchina a essere sigillato contro l'ingresso di pioggia e polvere, ma l'intero ecosistema, compresa l'ottica 12-50mm qui in prova, il flash incluso nella confezione, il battery grip e l'adattatore per ottiche Quattro Terzi (a loro volta tropicalizzate).

Obiettivi

La OM-D E-M5 usa la baionetta Micro Quattro Terzi, supportata tra i produttori di fotocamere da Olympus e Panasonic. Tra i produttori indipendenti, le lenti possono arrivare da Cosina, Schneider Kreuznach, Sigma, Tamron e Tokina, con questi ultimi che hanno recentemente confermato il supporto allo standard.

Considerato anche che l'introduzione dello standard Micro Quattro Terzi non è recentissimo (2008), la disponibilità di ottiche è già piuttosto ampia. Certamente più ampia di quella di altri sistemi mirrorless. La sola offerta Olympus prevede a oggi una dozzina di pezzi, tra cui 3 luminose focali fisse e un versatile zoom tuttofare equivalente a 28-300mm f/4-5.6 che misura meno di 6 centimetri e mezzo.