Open Fiber, dopo la fibra ottica si punta sul 5G

Open Fiber è da oggi membro di 5G Infrastructure Association, uno dei principali network europei di ricerca e sviluppo sulla tecnologia 5G.

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a cura di Alessandro Crea

Open Fiber, la società compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti che sta lavorando alacremente al cablaggio in fibra ottica a banda ultra larga del nostro Paese, non dorme sugli allori ma pensa al futuro: da oggi infatti è un nuovo associato di 5G Infrastructure Association (5G IA), uno dei principali network europei di ricerca e sviluppo sulla tecnologia 5G.

In particolare 5G IA rappresenta il settore privato all'interno di 5G Public-Private Partnership  (5G-PPP), uno dei principali programmi di ricerca sul 5G a livello globale, nato nell'ambito del programma dell'Unione Europea Horizon 2020.

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Si tratta di un'iniziativa condivisa dalla Commissione Europea e dalle industrie continentali del settore per sviluppare soluzioni, architetture, tecnologie e standard relativi al 5G. L'Unione Europea si è impegnata a investire fino a 700 milioni di euro nel corso del programma, mentre il settore privato punta a stanziare complessivamente almeno 3.5 miliardi di euro.

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L'ingresso nella 5G Infrastructure Association, che fa seguito all'apertura di una sede di rappresentanza a Bruxelles, testimonia l'attenzione di Open Fiber nei confronti delle Istituzioni europee e dell'industria di settore.

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L'azienda del resto sarà una delle prime ad effettuare sperimentazioni sul 5G in Europa, nelle città di L'Aquila e Prato e intende essere protagonista di una vera e propria rivoluzione, che porterà cittadini e imprese a beneficiare di nuovi servizi nel campo della domotica, della logistica, dei trasporti e della produzione industriale.


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