OpenAI registra GPT-5 ma non aspettatelo nel breve periodo

OpenIA registra il nome della sua prossima intelligenza artificiale ma non pensate che arriverà in tempi brevi.

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a cura di Andrea Maiellano

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OpenAI, il rinomato sviluppatore di intelligenza artificiale, sostenuto da Microsoft, ha mostrato negli anni una notevole evoluzione delle proprie piattaforme di modelli di linguaggio. Tra queste, GPT-4 si è imposto come un ampio modello multimodale, in grado di gestire sia input di testo che di immagini.

Altri successi includono DALL·E, l'intelligenza artificiale in grado di generare e modificare immagini, Whisper, che converte l'audio in testo, Embeddings e Moderation.

Sembra, però, che OpenAI non voglia fermarsi qui, in quanto una nuova domanda di Trademark presentata negli Stati Uniti, lo scorso 18 luglio, ha sollevato la possibilità di un futuro modello chiamato: "GPT-5". OpenAI, nel depositare la registrazione del marchio "GPT-5", lo ha definito come un "software scaricabile per l'uso di modelli di linguaggio".

In passato, OpenAI ha utilizzato la stessa descrizione "software scaricabile per l'uso di modelli di linguaggio" nei Trademark di GPT-4 e GPT-3.5. Tuttavia, al momento, l'unico dettaglio interessante che emerge dalla registrazione è il nome: "GPT-5", il quale fa pensare a un evoluzione del celebre modello multimodale, pur non definendo, in alcuna maniera, un eventuale periodo di uscita.

Dalla registrazione, inoltre, OpenAI menziona un'ampia gamma di funzionalità di "GPT-5", quali l'elaborazione, generazione, comprensione e analisi del linguaggio naturale e la produzione artificiale di discorsi, e testi, umani.

Tra le altre potenzialità, si parla di trattamento del linguaggio, e del parlato, basato sull'apprendimento automatico, traduzione di testi in diverse lingue, nonché la presenza di un software per la condivisione di dataset e di un sistema di analisi predittiva basata sull'apprendimento automatico. "GPT-5", da quanto emerso, si baserà su algoritmi capaci di apprendere, analizzare, classificare e rispondere ai dati.

Tuttavia, va sottolineato che non vedremo a breve l'arrivo di ChatGPT-5. OpenAI, difatti, intende concentrarsi maggiormente sul modello GPT-4 e migliorarne le funzionalità attraverso l'implementazione di strumenti come plugin, istruzioni personalizzate e altre funzioni non ancora specificate.

È importante chiarire che la presentazione di una domanda di Trademark non è mai da considerarsi come la conferma dell'esistenza di un prodotto funzionante, quanto più di una garanzia di non perdere l'utilizzo del nome di un progetto che, nella maggior parte dei casi, è ancora in uno stato embrionale.

Molte aziende, difatti, depositano domande di registrazione per concept che devono ancora essere sviluppati, con lo scopo di mantenersi avanti, rispetto alla concorrenza, e di proteggere la loro proprietà intellettuale. In questo specifico contesto, "GPT-5" potrebbe rappresentare semplicemente una versione migliorata di GPT-4, che vedrà la luce, magari, fra diversi anni.

Fino a quando OpenAI non fornirà informazioni ufficiali riguardanti le capacità e i dettagli tecnici di questo nuovo modello, l'unica certezza è che OpenAI, e Microsoft, hanno chiaramente intenzione di continuare a investire sullo sviluppo dell'intelligenza artificiale.