Scheda tecnica

Scheda tecnica

L'elemento di spicco di questa macchina è ovviamente l'obiettivo - si può dire che, in una bridge, tutto ruoti intorno a esso. In questo caso siamo di fronte a un "vetro" come sempre marchiato Leica, in particolare un Vario-Elmarit 4.5-108mm f/2.8, equivalente a 25-600mm nel formato 35mm e composto da 14 elementi in 11 gruppi, 5 dei quali con lenti asferiche (4 con doppia superficie asferica) e tre a bassa dispersione. È naturalmente presente lo stabilizzatore ottico Panasonic OIS, che per queste focali non è un optional.

Interessante anche il sensore, un CMOS da 12 Mpixel ad alta sensibilità sviluppato per beneficiare ancor meglio della buona luminosità dell'ottica e consentire alo scatto anche in condizioni di luce modesta. Arriva infatti a 3200 ISO nativi e 6400 ISO massimi, che per un sensore da 1/2,3" non è poco. Vedremo tra poco con quali risultati.

Da segnalare poi la cadenza di scatto molto elevata. Un pulsante dedicato permette di selezionare 2 oppure 5,5 fps con AF continuo o sulla prima immagine, 12 fps con AF-lock sulla prima immagine, e poi scatti ad alta cadenza con otturatore elettronico e risoluzione ridotta che arrivano a 40 fps (immagini da 5 MB) o 60 fps (immagini da 2,5 MB). In tutti i casi, la durata dello scatto continuo è di (solo) circa 1 secondo, dato che vengono registrate 12, 40 e 60 immagini JPEG, rispettivamente. Per mantenere a lungo una raffica da 12 fps serve, del resto, hardware di ben altro costo.  

Curioso infine il mirino elettronico, non solo perché esiste (sulle fotocamere a ottica fissa è una rarità), ma perché usa una matrice a "bassa" risoluzione che, anziché affiancare 3 pixel RGB per creare la gamma cromatica, mostra i 3 colori primari in rapida successione alla frequenza di 60 Hz.

I circa 430 mila punti reali equivalgono così a 1,3 milioni, anche se dobbiamo dire che il risultato non è del tutto convincente. L'autonomia si attesta a 540 scatti grazie alla generosa batteria da 1.200 mAh in dotazione.