Panasonic Lumix LX7: luminosità dell'ottica a palla

La nuova Lumix LX7 sposta più in alto il limite di luminosità dell'ottica per una compatta, arrivando a F1.4-2.3 su una focale equivalente di 24-90mm; inalterata invece la conta dei Mpixel del sensore. Un nuovo capitolo della guerra tra compatte per basse luci è appena iniziata.

Avatar di Alberto De Bernardi

a cura di Alberto De Bernardi

Panasonic presenta Lumix DMC-LX7, la nuova compatta che prosegue il filone delle fotocamere tascabili di alta qualità inaugurato con le precedenti LX3 e LX5. La ricetta utilizzata da Panasonic per interessare gli appassionati, con questa LX7, è molto semplice: migliorare tutto, senza però aumentare il numero dei Mpixel - che si mantengono a quota 10.1 (effettivi)  su un sensore di formato 1/1.7". Stessa conta di pixel non significa comunque identico sensore: quello della LX7 è nuovo e offre un miglior rapporto segnale/rumore, cosa che si traduce nella possibilità di aumentare un po' la gamma di sensibilità nativa (da 80 a 6400 ISO, mentre la LX5 si fermava a 3200), ulteriormente espandibili a 12.800 ISO a risoluzione ridotta.

La star della nuova Lumix LX7 è comunque, certamente, l'ottica LEICA DC VARIO-SUMMILUX equivalente a 24-90mm f/1.4-2.3. Non solo la LX7 migliora rispetto al precedente modello (24-90mm f/2-3.3), ma supera anche la recentemente annunciata Samsung EX2F, che alla massima focale di 80mm si ferma a f/2.7, infiammando così la guerra delle compatte super-luminose. Il suo sofisticato schema ottico di 11 elementi in 10 gruppi comprende, per la prima volta in assoluto su un modello Panasonic, lenti a bassa dispersione con entrambe le superfici asferiche.

Altro dato tecnico saliente della nuova Lumix è dato dalla cadenza di scatto, che arriva a ben 11 fps, anche se solo per 12 frame, e dallo schermo LCD da 3" e 920.000 punti. A proposito di schermo, segnaliamo che è possibile per chi lo desidera installare il mirino elettronico DMW-LVF2 della GX1.

L'autofocus è a rilevazione di contrasto a 23 aree, con possibilità di focheggiatura a una distanza minima di 1 cm in modalità macro. Il tempo di posa varia tra 250 e 1/4000 sec. Disponibili naturalmente modalità di scatto creative PASM, ma non mancano nemmeno modalità Auto e Scene, anzi è stato incrementato anche il numero di stili e filtri creativi predefiniti. Supportato il formato RAW. Infine, come ci si aspetta da una fotocamera odierna, la sezione video è di primo piano: Full-HD @ 60 fps.

Dando uno sguardo al corpo macchina, si nota che l'approccio delle precedenti LX è stato rigorosamente mantenuto. Design ancora, anche se leggermente, più sottile, e stessa logica nella disposizione dei comandi. Incuriosisce però molto la nuova ghiera di controllo dei diaframmi posta sul corpo obiettivo, che sicuramente risulterà molto pratica anche se ci chiediamo, data la luminosità variabile dell'ottica, come - e quanto efficacemente - verrà gestita a livello di informazione per il fotografo la caduta di luce alle focali superiori. La risposta nella futura recensione, che vi proporremo appena possibile.