Pericolo furti di identità: colpito un italiano su cinque

Il furto d'identità è un problema sempre più concreto, anche in Italia.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ben il 13% degli italiani è stato vittima di furto d'identità sui social network, e la percentuale sale al 22,3% se si estende il campione a tutta la Rete. Si tratta di violazione del profilo personale su Facebook o di quello Twitter, o di un più grave accesso indebito all'account di posta elettronica.

Secondo la ricerca, commissionata da una nota compagnia di assicurazioni, il 70% dei nostri concittadini sente di essere a rischio per quanto riguarda questa specifica minaccia, il che giustificherebbe la nascita di specifici prodotti assicurativi.

I rischi d'altra parte spaventano molto: i criminali informatici possono a volte accedere direttamente al nostro portafogli e fare acquisti con la nostra carta di credito, o persino chiedere accedere prestiti sostanziosi a nome nostro (oltre 10.000 casi nel 2013, secondo CRIF). Un'eventualità che spaventa moltissimo soprattutto chi non è particolarmente avvezzo al Web. Di fatto si rischia anche usando la propria carta al ristorante sotto casa o al bancomat, ma quando c'è di mezzo Internet molti consumatori hanno ancora più paura.

Il dato è senz'altro allarmante, perché significa che una persona su cinque in Italia ha avuto questo tipo di problema. Sembra persino eccessivo, e senz'altro fa gioco nell'alimentare il timore di persone che poi dovrebbero comprare software di protezione o prodotti assicurativi.

Sfruttare la paura è parte del gioco certo, ma non per questo bisogna prendere la questione sottogamba. Anche perché proteggersi nel migliore dei modi è possibile ma non sempre facile: l'ideale sarebbe usare software specifici per creare e memorizzare password complesse, e soprattutto una diversa per ogni servizio. Importante anche avere un atteggiamento guardingo nella navigazione, e non cliccare mai con troppa leggerezza su alcun link. Sui social network non andrebbero mai condivise informazioni troppo delicate, sapendo che queste includono anche indirizzo e numero di telefono.

Parallelamente sarebbe importante gestire con cura tutti i nostri dispositivi, soprattutto PC e smartphone, perché sono una vera e propria porta ai dettagli più intimi della nostra vita. Un notebook o uno smartphone rubato può rappresentare un problema ben maggiore del semplice valore dell'oggetto.  

Ben vengano password e codici di accesso quindi, e ove possibile anche i sistemi di attivazione in due passaggi andrebbero sempre attivati. A questo riguardo, ricordiamo che tutti i principali fornitori (Google, Microsoft, Facebook, Twitter, Apple, Dropbox, etc.) offrono questa funzione, che consigliamo vivamente di attivare.

Fare la dovuta attenzione è utile per stare al sicuro, ma è ancora piuttosto faticoso. Comprensibilmente quindi qualcuno potrebbe decidere di stipulare un'assicurazione per mettersi al riparo da errori. Voi lo fareste?