Abbiamo raccontato di tantissimi pianeti al di fuori del nostro Sistema Solare e delle tecniche che usiamo per individuali. Il motivo di tanto sforzo è semplice: da una parte è importante per l'uomo sapere se là fuori da qualche parte ci sono pianeti simili alla Terra, e se su di essi c'è qualche forma di vita.
Dall'altra c'è chi sogna una Terra 2.0, su cui l'uomo potrebbe andare a vivere un giorno. Per ora questa seconda ipotesi è molto lontana dalla realizzazione. Come avrete letto gli esopianeti che abbiamo individuato sono ad anni luce dalla Terra, in altre parole per raggiungerli ci occorrerebbero tecnologie che oggi non abbiamo e che non avremo nell'immediato futuro.
Certo però che se siete stati colpiti dalla recente performance della sonda New Horizons che è passata vicino a Plutone resterete a bocca aperta davanti all'immensità dell'universo a cui ci mette di fronte Kepler.
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Oggi più che mai, grazie a queste missioni, abbiamo sempre di più la concreta consapevolezza che siamo granelli di polvere nell'universo. Il nostro Pianeta non è il centro del cosmo come si credeva nell'antichità, anzi, è una perla piccola e delicata che va protetta e curata, perché anche se ci potrebbero essere molti posti simili nel cosmo, di certo non sarà facile traslocare.
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