Privacy digitale in Italia: giovani a rischio

Il Presidente del Garante della privacy ha sollevato alla Camera il problema della salvaguardia dei dati dei minori su Web e social networking. L'intervento si è chiuso anche con la promessa di una nuova normativa contro gli abusi del telemarketing.

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a cura di Dario D'Elia

Il presidente del Garante della privacy, Francesco Pizzetti, è convinto che Web e telefonia mobile possano trasformare i giovani in "cacciatori e prede". Sarebbe bene divulgare una "informativa di rischio". "Con gli smartphone ognuno di noi è, quasi sempre inconsapevolmente, un Pollicino che ha in tasca il suo sacchetto di sassolini bianchi che escono uno ad uno per segnarne gli spostamenti", ha dichiarato Pizzetti durante la relazione annuale alla Camera.

Francesco Pizzetti

"I rischi connessi agli smartphone e alle loro applicazioni derivano essenzialmente dal fatto che i nostri telefonini sono costantemente localizzati, e che il gran numero di dati e informazioni in essi contenuti, dalle rubriche telefoniche all'agenda, dalle foto alle annotazioni, possono essere conosciuti, trattati, conservati, utilizzati da soggetti dei quali non abbiamo consapevolezza né controllo".

Secondo il Presidente il pericolo è maggiore per i minori, che sanno utilizzare le tecnologie spesso meglio degli adulti ma senza adeguata consapevolezza delle conseguenze. 

"Nuove forme di comunicazione legate all'uso degli smartphone e dei social network spinge specialmente i giovani a rivendicare il diritto a tutto sapere e tutto denunciare", ha sottolineato Pizzetti. "L'esposizione di sé e dei propri amici e conoscenti impera sui blog, sui social network, in ogni programma televisivo e in ogni intervista a persone coinvolte, a qualunque titolo, in fatti di cronaca, talvolta particolarmente terribili". 

"È essenziale interrogarsi se esista, e in che limite, il diritto a diffondere liberamente in rete non solo i comportamenti e i sentimenti propri ma anche quelli degli altri. Alla base sta l'idea che sulla rete il principio di responsabilità sia travolto dal prevalere sempre e comunque della libertà di comunicazione e diffusione del pensiero. Una idea che, nella sua radicalità, non può essere accolta". 

A margine Pizzetti si è concentrato anche sulle "intollerabili forme di violenza" del telemarketing e le invasioni di fax promozionali. Ma a breve arriverà una nuova normativa con sanzioni pesanti, che completerà probabilmente quella attuale. "Una innovazione legislativa che non ha incontrato il nostro favore ma alla quale ci siamo dovuti adeguare, il legislatore ha modificato la normativa che vietava di fare telefonate a contenuto commerciale senza un preventivo consenso dell'abbonato. Oggi chiunque può ricevere chiamare a fini di marketing e a sola difesa possibile è quella di iscriversi ad un apposito registro delle opposizioni, sul cui funzionamento anche il garante è chiamato a vigilare", ha concluso Pizzetti.