Ricevere una comunicazione di questo tipo è sempre spiacevole. A prescindere che l'utente sia responsabile o meno di pirateria bisogna ricordare che la sola mail non è un abuso. L'eventuale rottura del contratto dal provider invece sì.
E' evidente che nel caso in cui si sia responsabili di download pirata sarebbe il caso di interrompere ogni attività a scopo cautelativo. E poi magari successivamente cambiare provider. In caso contrario, ovvero totale innocenza, sarebbe corretto affidarsi a un'associazione dei consumatori oppure rivolgersi direttamente ad AGCOM oppure Corecom locale.

In sintesi. La comunicazione di eventuali violazioni di copyright non è illegale. Il monitoraggio online per scovare eventuali pirati (in Italia) non è tollerato a meno che non sia un'azione guidata dalla magistratura o dagli inquirenti. I privati potrebbero far valere le prove raccolte in autonomia di fronte alla Giustizia, ma il passaggio non è scontato.
Il rischio di violazione della privacy è fortissimo. Dopodichè è discutibile la minaccia dei detentori di copyright nei confronti dei provider e anche quella di quest'ultimi nei confronti dei clienti finali.
La sospensione di un servizio Internet, a causa di pirateria, è presumibilmente un abuso di diritto a meno che nel contratto non sia presente una voce specifica che contempli l'opzione.