Realtà virtuale, si lavora per farci sentire gli odori

La realtà virtuale ci permetterà di annusare qualsiasi cosa? È ancora presto per dirlo, ma è una possibilità da non escludere.

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a cura di Francesco Dellagiacoma

La realtà virtuale fa ancora fatica a prendere piede tra i consumatori, nondimeno i ricercatori sono a lavoro per portare l'immersione ad un livello superiore. Stiamo parlando, come avrete intuito, degli odori: nel futuro recensiremo un videogioco anche in base al profumo dei suoi fiori (o la puzza dei cadaveri in decomposizione)?

"E se un giorno fossimo in grado di mostrarvi in VR una bistecca, con l'odore e il sapore che ha, e voi la tagliaste sentendone la morbidezza e gustandone ogni morso?," ha dichiarato il ricercatore Benji Li ad Engadget, parlando del futuro della realtà virtuale.

Benji Li lavora presso il Virtual Human Interaction Lab dell'Università di Stanford nell'ambito delle interazioni virtuali, e ha spiegato come l'obiettivo iniziale della realtà virtuale abbia avuto come target principale l'aspetto visivo e uditivo, ma dopo la percezione fisica dovuta ai sensori tattili, probabilmente l'attenzione si rivolgerà agli odori.

Dei tentativi di farci sentire gli odori in realtà virtuale esistono già, uno di questi è FeelReal, un add-on per visori come Oculus Rift che può già essere prenotato e include sette cartucce con odori diversi: oceano, giugla, fuoco, erba, polvere, fiori e metallo.

Siamo ancora ben lontani dal poter riuscire a godere di un'esperienza completa con tanto di odori in realtà virtuale, ma le possibilità sembrano essere molto concrete. Certo, annusare il profumo di "lillà e uva spina" di Yennefer non sarebbe male, ma poi pensiamo a giochi come Resident Evil 7 e la voglia di annusare in giro passa del tutto.


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