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a cura di Mauro Monti

First Martians

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Autore: Ignacy Trzewiczek

Editore: Pendragon Game Studio

N° giocatori: 1-4

Età consigliata: 14+

Durata media: 60-120 minuti
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Secondo Elon Musk sarà possibile portare cento persone alla volta in gita su Marte già nel 2025,  Barack Obama nel 2016 è stato invece più cauto indicando nel 2030 la data per lo sbarco sul pianeta da parte del governo USA.

Già dal 2017 è però possibile per gli amanti dei giochi in scatola provare l'ebrezza e soprattutto affrontare le difficoltà di uno sbarco e della permanenza sul pianeta rosso grazie a "First Martians: avventure sul pianeta rosso", un vero e proprio "simulatore" di colonizzazione di Marte racchiuso in una scatola di cartone

Le regole della simulazione

La prima e doverosa premessa da fare è che non si tratta di un gioco semplice ed adatto ai neofiti.

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First Martians si propone come un vero e proprio simulatore e per mantenere un livello di realismo e di sfida interessante per gli amanti del genere introduce una serie di regole e meccaniche di gioco assolutamente non banali. È necessario leggere approfonditamente il manuale di sessantasei pagine oltre alle numerose FAQ (quasi diciassette pagine) messe a disposizione e fare alcune partite di "rodaggio" prima di essere davvero in grado di affrontare come si deve le sfide messe a disposizione dal gioco. Fatta questa premessa - che ovviamente prevede anche che intavoliate una partita più o meno sempre con gli stessi amici, altrimenti il solo tempo di rispiegare le regole ai nuovi arrivati porterà via almeno una mezz'ora - se siete ispirati dalla possibilità di vivere l'emozione e la tensione di essere i primi a mettere piede sul pianeta rosso passiamo a scoprire come funziona il tutto.

Solo uniti si sopravvive

l gioco risulta essere un cooperativo per 1-4 giocatori in grado di dare il meglio durante le sessioni a tavolo pieno e quindi con l'utilizzo di tutti e quattro i personaggi disponibili.

I coloni e le loro specializzazioni sono il fulcro del gioco, saranno loro in sfida continua verso le avversità proposte dal pianeta a determinare se la missione avrà o meno successo.

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I personaggi selezionabili spaziano dall'ingegnere all'esperto biologo, dal medico al geologo ed oltre ad essere caratterizzati dalle loro abilità sono descritti in maniera molto approfondita definendone lo stato fisico generale e le attitudini caratteriali, elementi questi che non saranno solo di contorno ma avranno un impatto reale sulle meccaniche di gioco.

La permanenza su Marte infatti andrà ad influire sia sulle condizioni fisiche dei coloni sia su quelle psicologiche. Un personaggio poco empatico potrà sviluppare fobie o problemi comportamentali che potrebbero sfociare anche in azioni violente verso i compagni o le strutture ed uno non al top della forma fisica potrebbe ferirsi o ammalarsi durante le fasi di esplorazione.

Terre inesplorate e basi spaziali

Il tabellone di gioco rappresenta un immenso cruscotto che permette ai giocatori di tenere sotto controllo sia le zone esplorate ed inesplorate del pianeta sia la situazione della base di colonizzazione dando una vista d'insieme dello stato di ammaloramento delle strutture che la compongono e delle risorse a disposizione.

Le sezioni di mappa del pianeta sono rappresentate da dei tasselli semicircolari che riportano sulla loro superficie dettagli sulle risorse o sulle avversità che vengono man mano rivelate. I componenti della base invece sono rappresentati da tessere che vengono inserite ad inizio partita e che possono variare di scenario in scenario. Il tabellone risulta quindi sempre dinamico permettendo anche di migliorare le proprie strutture costruendone versioni più efficienti o modificando quelle esistenti andando di volta in volta a sostituire uno o più tasselli dando in questo modo l'idea di una struttura davvero in continua modifica ed evoluzione.

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Per ogni singolo componente della base è necessario tenere traccia del funzionamento delle parti che lo compongono in quanto ogni singola anomalia può portare ad una fine rapida del gioco se non viene gestita tempestivamente ed a dovere. Un problema all'impianto di ossigenazione degli alloggi può portare in pochi round alla morte di tutti i coloni, così come un'anomalia energetica alle serre può far andare a male tutto il raccolto e portare quindi alla rapida fine delle risorse di cibo. Grazie all'utilizzo di cubetti colorati è possibile tenere sotto controllo il funzionamento di tutte le strutture, un cubetto verde per segnalare che tutto funziona, uno rosso per indicare che vi è un problema in corso.

La base dei coloni con le sue strutture da far funzionare ed evolvere è rappresentata da tre aree principali: il complesso lavoratori (officina, ricerca scientifica, esplorazione...) , quello dei sistemi (produzione di cibo, energia ed ossigeno) e la zona abitativa (alloggi, area ricreazione, centro medico...)

Per ogni modulo è disponibile una apposita sezione dedicata a mantenere sotto controllo diversi indici, divisi in tre diversi gruppi:

  • il morale e lo stress dell'equipaggio
  • le riserve di cibo, ossigeno ed energia
  • lo stato del logoramento funzionale di ognuno dei 3 moduli

Ognuno degli indicatori dovrà essere sempre mantenuto in uno stato ottimale, anche un solo problema sottovalutato per qualche turno può infatti improvvisamente esplodere in una crisi difficile da affrontare.

Marte contro tutti

Definito quale sarà l'ambiente di gioco ed i suoi protagonisti è ovviamente il momento di spiegare cosa si dovrà affrontare per risultare vincitori. Essendo un cooperativo "puro" tutti i giocatori saranno chiamati ad affrontare un unico antagonista comune rappresentato in questo caso dal pianeta rosso e dalle avversità che metterà in campo per mettere fine alla vita di almeno uno dei personaggi in gioco. Basta infatti che un solo personaggio perda la vita perché la partita si concluda con una sconfitta.

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La prima cosa da decidere prima di intavolare una partita è se effettuare una semplice missione o iniziare la modalità campagna messa a disposizione che prevede di giocare cinque missioni collegate e rappresentate anche da alcuni elementi "legacy" che dovranno essere svelati ed utilizzati unicamente quando richiesto. Il consiglio che posso dare è di fare almeno cinque patite di "rodaggio" a missione singola prima di avventurarvi nella campagna in modo da potervela godere appieno senza rischiare di incappare in errori di regolamento o mancanza di malizia sul funzionamento di alcune meccaniche di gioco.

Elemento da tenere in considerazione prima di giocare è anche quello di aver scaricato per tempo l'APP indispensabile per poter avviare una sessione di gioco. Sarà infatti solo attraverso questo supporto digitale che si potrà tenere conto dei turni e degli accadimenti che si innescheranno man mano durante il gioco in base alle azioni intraprese dai coloni.

Per i detrattori della contaminazione tecnologica nel mondo dei board game posso segnalare che in questo caso l'APP risulta davvero di supporto e complemento al gioco andando a snellire elementi che sarebbe stato possibile simulare e gestire solo con un ulteriore aggravio delle già complesse regole ed il dispiegamento di numerose carte e segalini che non avrebbero dato nulla in più al gioco tranne allungarne ulteriormente i tempi di setup e gestione.

Gli eventi che si attiveranno o avranno impatto sul gioco dopo X turni saranno, ad esempio, scanditi e gestiti dall'APP che avrà il compito da fungere da remainder e "narrare" come e quando un evento accade.

Decisa quale missione seguire sarà direttamente l'APP a fornire le informazioni per il setup della partita e a segnalare quale evento, turno dopo turno, i giocatori dovranno affrontare nel tentativo di portare a termine la loro missione.

Conclusioni

First Martians è sicuramente un "monster game" sia nel regolamento sia nella componentistica.  Si tratta di un prodotto non banale e non destinato ad un pubblico di casual gamer. Per gli amanti del genere siamo sicuramente di fronte ad una piccola perla con un grado di sfida molto elevato ed una ambientazione ottima. La tensione dei coloni in lotta per la sopravvivenza e per portare a termine le loro missioni è tangibile.

Scoglio da superare per poter godere appieno del prodotto è dato però dallo studio del manuale di gioco e delle sue meccaniche. Mai come in questo caso una lettura "al volo" porterà solo a frustrazione e problemi,  ma se siete disposti ad investire il tempo necessario a studiare il tutto sicuramente non rimarrete delusi da questo gioco.

First Martian è disponibile su Amazon a circa 73 euro.

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Materiali

I materiali presenti nella scatola sono di prima qualità. A patire dalle fustelle, molto spesse e rigide, passando alle carte sino alle miniature dei rover e della base, non particolarmente dettagliate ma sicuramente evocative e ben realizzate. La cura maggiore è sicuramente quella data dai dettagli di quella che possiamo definire la "minuteria" utilizzata dal gioco ovvero la marea di token, cubetti e segnalini necessari per tenere sotto controllo l'andamento della partita. Una nota di plauso va alla localizzazione del prodotto, davvero ben fatta. Il manuale ha dei limiti oggettivi nel modo in cui le regole vengono spiegate ma questo è un problema della versione originale del prodotto. L'edizione italiana è ottima nelle traduzioni ed online è possibile scaricare FAQ aggiornate e materiale esplicativo extra che permette di far lue sui vari dubbi che potrebbero venirvi durante il gioco.

Contenuto della scatola
  • 3 miniature
  • 15 dadi speciali
  • 12 pedine azione
  • 125 indicatori di plastic
  • 150 carte
  • 4 schede ID dei giocatori
  • 19 tessere ROI

  • 13 tessere struttura
  • 8 tessere Arresto
  • 8 tessere Miglioramento
  • 135 segnalini
  • 1 tabellone di gioco
  • 1 regolamento