Recensione Hisense A9H

Hisense A9H è un buon televisore OLED, ma manca ancora qualcosa per competere con i migliori

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Se cercate un televisore di alta qualità, molto probabilmente avete già deciso di prendere un TV OLED. E molto probabilmente avete già ristretto la vostra scelta a una manciata di marchi, e magari vi state chiedendo se valga la pena di investire in una novità come i QD-OLED, cioè il Sony A95K e il Samsung S95B.

Forse vi sorprenderà sapere che c’è anche un televisore Hisense con il pannello OLED, vale a dire l’Hisense A9H. Noi lo abbiamo provato in misura da 65” (Hisense 65A95H) e abbiamo scoperto un televisore che non è niente male. Manca ancora qualcosa per riuscire a competere con i grandi marchi, ma il prezzo è interessante e potrebbe valerne la pena.

Questo Hisense 65A95H, in effetti, potrebbe essere la risposta chi vorrebbe un 65” OLED ma non è pronto a spendere le cifre richieste da Samsung, LG, Sony e gli altri marchi principali. HiSense infatti lo propone a €1.999, che non sarà un prezzo stracciato ma sicuramente è meno di quanto costa un 65” OLED di un marchio rinomato.

Ma cosa avrete, e a cosa bisogna rinunciare, con questo Hisense A9H. Beh, la qualità dell’immagine è buona ma non eccellente, tanto per cominciare. E anche il suono, con un volume molto alto, sicuramente potrebbe essere migliore. Bisognerà darsi da fare con le impostazioni, poi, perché quelle predefinite non sono molto buone, e ci si dovrà accontentare di un telecomando in plastica decisamente poco elegante.

Design

Considerato il prezzo a cui è venduto, mi aspettavo qualche compromesso su questo TV Hisense, e così è stato. Ma nell’insieme è un prodotto solido e ben realizzato, migliore rispetto a prodotti della stessa marca visti in passato.

Si posa su una base d’acciaio che fa da contrappeso, rifinita con un’elegante verniciatura grigia. La parte che si aggancia fisicamente al televisore invece è in plastica nera; il fatto è che questa parte non è visibile, una volta finita l’installazione, e chiaramente Hisense ha pensato che lì si potesse risparmiare. Dopotutto, funziona nel suo compito di sostenere il televisore.

Il pannello è molto sottile, solo qualche millimetro come tutti gli OLED. La parte centrale è più spessa ma niente di drammatico, quanto basta per farci stare i componenti elettronici. Da questo punto di vista tutti gli OLED sono uguali, con l’eccezione forse del Sony A95K che, per via del sistema di dissipazione, è più spesso degli altri.

I connettori sono tutti a sinistra, quasi tutti orientati lateralmente. Hisense 65A95H non offre molta varietà: 4 HDMI e due USB-A, oltre alle comuni prese antenna e allo slot per la card digitale. Delle porte HDMI, due sono HDMI 2.1, di cui una eARC. Le altre due sono HDMI 2.0. Una delle due USB è orientata all’indietro, insieme alla porta LAN e all’uscita ottica; un dettaglio che potrebbe rendere più difficile l’installazione a parete.

Frontalmente il pannello ha cornici sottili, anche se visibilmente più spesse rispetto ai migliori modelli di Samsung o LG. Non sono così evidenti da disturbare la visione, ma si notano.

Sotto, invece, c’è una griglia che sembra nascondere gli altoparlanti, una specie di piccola soundbar. In verità l’Hisense 65A95H usa una tecnologia chiamata “Schermo Sonico”, simile a quella di Sony. Quindi di quella griglia, forse, si sarebbe potuto fare a meno. Ne sarebbe nato un design più elegante.

Il telecomando è un altro dettaglio che rivela come Hisense abbia tentato di ridurre i costi ove possibile. È completamente in plastica, privo di retroilluminazione e piuttosto leggero: dà l’idea di essere anche fragile (non abbiamo voluto verificare), e sicuramente siamo lontani dal design moderno proposto da altri marchi. Questo telecomando, in effetti, sembra uscito da un macchina del tempo partita più o meno 20 anni fa.

Però è un telecomando funzionale. Anzi persino troppo, visto che nella parte superiore ha la bellezza di 12 tasti dedicati ad altrettante app. C’è veramente di tutto e di più: Disney+, Youtube, Prime Video, Rakuten, RaiPlay, Deezer, TIM Vision, Infinity, Chili, Netflix, VIDAA TV e VIDAA Free. Ecco, magari se ne potevano mettere anche meno; e magari HiSense poteva limitarsi a un solo tasto per i suoi servizi.

Nell’insieme, comunque, l’Hisense 65A95H ha un design moderno e razionale. Forse non è l’ideale per un salotto super elegante, ma andrà benissimo nella maggior parte degli ambienti.

Qualità immagine 

Visto che sotto al cofano c’è lo stesso tipo di pannello OLED che troviamo su marchi più blasonati, è lecito aspettarsi da questo Hisense 65A95H la stessa qualità dell’immagine si un LG C2 o di un Sony A80K? Non proprio, ma se la cava comunque molto bene.

Questo TV supporta Dolby Vision IQ e HDR10+, e infatti Hisense è uno dei marchi che offre il supporto più ampio in assoluto, quando si tratta di formati HDR.

Quando il contenuto non supporta gli standard citati, le modalità predefinite lasciano un po’ a desiderare, ma con la modalità FILMMAKER si risolvono la maggior parte dei problemi. Inoltre il menu delle impostazioni è davvero molto ricco, e troverete tutte le voci che potete desiderare per una calibratura a regola d’arte. Hisense non ha siglato una collaborazione con Calman, quindi magari il lavoro sarà un po’ più complesso, ma si può fare.

Abbiamo cominciato con 1917, in modalità Standard. Questo film non ha colori particolarmente accesi, eppure l’Hisense 65A95H riesce in qualche modo a farli apparire vividi, probabilmente anche troppo.

Gli algoritmi di riduzione del rumore e gestione del movimento tendono a rendere l’immagine un po’ piatta, troppo pulita. Si genera cioè il famigerato “effetto telenovela” per cui immagini che dovrebbero avere il massimo impatto cinematografico finiscono per sembrare una produzione televisiva a basso costo - una telenovela appunto.

Nel film la cinepresa si muove spesso, e di frequente su soggetti statici: succede che i bordi del soggetto mostrino evidenti artefatti, o magari una specie di “nebbiolina” tutto intorno, decisamente sgradevole.

Appurato che la modalità Standard non è la scelta giusta, passando alla FILMAKER si cambia musica .. anzi, si cambia cinema. All’improvviso 1917 assume i toni cupi che dovrebbe avere, e le immagini tornano a trasmettere un parallelo con lo stato d’animo dei personaggi. Il contrasto migliora in modo impressionante, e gli artefatti sono solo un ricordo.

Questo film, e tutti gli altri film che vedrete, torna alla qualità che dovrebbe avere. Resta qualche incertezza nella riproduzione del movimento, ma si nota poco e la si può gestire dalle impostazioni.

Hisense ha inserito anche le modalità Cinema Diurno e Cinema Notturno, ma non abbiamo notato differenze rilevanti rispetto a FILMMAKER. Basterà sceglierne una e usare sempre quella.

Tuttavia tutte le modalità cinematografiche tendono a rendere i colori un po’ meno accesi di quello che dovrebbero essere. Sembra quasi che Hisense abbia voluto a tutti costi evitare il rischio della saturazione eccessiva, il che è senz’altro un giusto obiettivo, ma finendo però per togliere brillantezza ai colori. Intendiamoci, non è cosa super evidente, ma se siete abituati alle tonalità brillanti di un QLED, o anche di altri OLED, potreste notarlo.

Un’altra cosa che si nota è una luminosità non ideale. Se guardate spesso la TV di giorno, forse, la modalità FILMMAKER potrebbe non essere l’ideale per voi.

Le cose sono migliori, è molto più semplici, non appena si avvia un contenuto Dolby Vision. Abbiamo provato con Infinity War e la differenza è immediatamente evidente. Grazie al supporto di uno standard consolidato, infatti, potrete dimenticarvi dei problemi grandi e piccoli visti con la modalità Standard e le altre. Con contenuti compatibili, è un’altra partita. Il film è spettacolare, e ritroverete le stesse tonalità cromatiche e la stessa quantità di dettagli dei migliori modelli, ma questo Hisense A9H tuttavia non riesce ad uguagliare i migliori della classe, perché anche con Dolby Vision c’è qualche imprecisione di troppo.

La modalità SPORT è molto luminosa, con colori più che saturi, anche troppo in effetti. Anche qui la gestione del movimento e la correzione del rumore tengono a creare artefatti, che risultano decisamente visibili.

Potete scegliere di usare questa modalità o la Standard per il giorno, ma sarà più che consigliabile andare a modificare le opzioni, disattivando del tutto la gestione del movimento.

In particolare, consigliamo di impostare “Ultra Smooth Motion” su Spento e spegnere anche “Annulla Clear Motion” (che comunque è spento di default). Così non vedrete più parti di immagini deformate dove ci sono movimenti più o meno veloci.

L’Hisense 65A95H non riesce a restituire la stessa qualità di altri prodotti, con le immagini sportive in HD o a risoluzione inferiore. Il che getta qualche ombra sulle capacità di upscaling, legate tipicamente al processore che elabora le immagini e al software associato.

Per capirlo, basta mettere un vecchio film, e L’armata Brancaleone  (restauro del 2017) è una scelta buona come un’altra. Ecco, qui l’Hisense 65A95H mostra un po’ il fianco.

In modalità Standard, il rumore video resta evidente, il che andrebbe anche bene perché genera un effetto “grana cinematografica”; ma allo stesso tempo si vede come gli algoritmi di correzione del rumore intervengano, andando a togliere dettagli dove non ce ne sarebbe bisogno. Dove altri prodotti riescono in qualche modo a “creare” l’immagine, Hisense 65A95H riesce solo a riprodurla più o meno bene. I colori tuttavia restano troppo, troppo saturi; i rossi in particolare sono decisamente eccessivi.

Passando alla modalità FILMMAKER la situazione non migliora se non di poco. La luminosità si abbassa (ma si può rialzare a mano) e i colori diventano meno accesi, sicuramente più accettabili. In generale è senz'altro un risultato migliore, ma rispetto al risultato “magico” che vediamo sui Sony e (ultimamente) sui Samsung, Hisense ha ancora un po’ di strada da fare.

Detto questo, Hisense 65A95H è un televisore ottimo per godersi qualsiasi tipo di contenuto. Un eccellente tuttofare con un buon prezzo; dovrete solo scendere a patti con alcune impostazioni.

Qualità dell’immagine in breve: la modalità FILMMAKER è quella da preferire, praticamente in ogni situazione, a patto di aumentare la luminosità predefinita. Con le altre modalità i colori tendono a essere troppo saturi e ci sono occasionali artefatti. Le capacità di upscaling sono buone ma non all’altezza dei migliori. Prestazioni ottimali con i contenuti Dolby Vision, ma manca qualcosa rispetto ai concorrenti più blasonati.m

Suono

HiSense ha dotato questo televisore di un sistema audio piuttosto potente, e il volume massimo è davvero molto alto. È perfettamente in grado di riempire anche le stanze più grandi, e non avrete problemi nel caso ci fossero rumori provenienti dall’esterno. È improbabile che vi capiti di alzarlo al massimo, o anche solo sopra al 50%.

È interessante anche la tecnica con cui è realizzato il sistema audio: abbiamo infatti uno “schermo sonico”, che non ha nulla a che vedere con il cacciavite del Dottore (con mio sommo disappunto), ma ricorda da vicino il sistema sviluppato da Sony. In concreto, ci sono degli attuatori che fanno vibrare lo schermo. Contando anche il subwoofer, l’Hisense 65A95H ha un sistema 4.2.1. Il risultato non è niente male.

La qualità del suono è senz’altro sopra la media. I bassi sono intensi e impreziosiscono i vostri film preferiti, con esplosioni e suoni intensi riprodotti in modo convincente. Allo stesso tempo, però, occasionalmente il suono risulta ovattato, e qualche volta le voci suonano robotiche. Anche in questo caso, bisogna andare nelle impostazioni per ottenere il miglior risultato possibile, ma in ogni caso questo Hisense 65A95H non riesce a eguagliare il suono di un top di gamma Panasonic o anche di un Samsung. Sicuramente è in grado di riprodurre un bel suono, che dovrebbe soddisfare gran parte degli spettatori.

Le modalità sonore sono versatili e utili, per una volta: Standard e Teatro si somigliano molto, e sono consigliabili per il cinema e le serie TV moderne. C’è anche una modalità Musica, che riduce i bassi e permette di usare l’Hisense 65A95H per il solo ascolto. Tra l’altro è possibile spegnere lo schermo in questo caso, il che è un bel valore extra.

La modalità Dialogo, invece, può tornare utile se guardate prodotti non recenti, con cui potrebbe capitare che i suoni ambientali coprono le parole dei personaggi, rendendole incomprensibili.

Qualità del suono, in breve: il suono dell’Hisense 65A95H è buono ma non fantastico, e sicuramente con una buona soundbar si potrebbe ottenere un suono migliore. Tutto sommato però, considerato il prezzo reale a cui lo trovate, non è male.

Software

Hisense usa un suo sistema operativo, VIDAA U, che da qualche tempo è (finalmente) giunto alla maturità, e oggi rappresenta un’alternativa credibile a prodotti come Google TV, Tizen (Samsung) o WebOS (LG).

L’interfaccia principale “ruba” quasi metà della home page con un’immagine promozionale di VIDAA U. È fondamentalmente spazio sprecato, che si poteva usare per mettere contenuti utili. Anche LG e Samsung si macchiano dello stesso crimine, ma non è che siccome lo fanno gli altri allora è meno grave. Come abbiamo detto in altre occasioni, se compro un TV voglio usare quello spazio.

Scorrendo verso il basso, VIDAA U offre una piccola anteprima dei contenuti specifici di ogni app. Per alcune riesce a pescare le informazioni corrette dalla lista continua a guardare, mentre in altri casi si limita mostrare le uscite più recenti o di tendenza. Può essere un modo utile per arrivare a ciò che ci interessa, ma non è detto che quelle liste mostrino davvero contenuti rilevanti. Sembrano un po’ casuali, in effetti.

Scorrendo ancora verso il basso, troviamo la solita lista di contenuti proposti, questa volta in salsa Hisense. C’è parecchio di Pluto TV, una piattaforma gratuita (ma molto limitata come contenuti e qualità), e una selezione di altre fonti. VIDAA U tende a privilegiare i contenuti gratuiti, mentre per trovare quelli premium bisogna scorrere parecchio.

In alto invece ci sono dei collegamenti veloci alle impostazioni, alla ricerca, alla selezione dell’ingresso e altro. È una soluzione molto comoda, migliore in effetti rispetto a quello di altri sistemi.

C’è la ricerca vocale: si può scegliere tra Amazon Alexa, Google Assistant e la versione di Hisense. La ricerca funziona allo stesso modo, qualunque sia la vostra scelta, e i risultati sono … discutibili. Cercando Star Wars, per esempio, ci saremmo aspettati di vedere prima di tutto i film della saga principale, da Disney Plus. E invece non sono nemmeno visibili, il che è un po’ strano.

Di default il sistema HiSense cerca di aprire un ingresso HDMI o la TV tradizionale. Non sembra esserci un’opzione per avere la home page come impostazione predefinita all’accensione. Se siete dei pionieri, già passati alla modalità “100% streaming”, con gli Hisense dovrete abituarvi a premere Home molto spesso, forse troppo spesso.

Quanto alle app disponibili, Hisense è stata tra le ultime ad aggiungere Disney+, e in linea di massima ha una scelta abbastanza limitata - inoltre anche geograficamente ci sono barriere difficili da superare. Il catalogo di app disponibili è discreto, ma siamo lontani, lontanissimi dall’abbondanza di Android TV / Google TV, o anche da ciò che trovate su Tizen (Samsung) o WebOS (LG), Per alcuni, potrebbe essere determinante il fatto che non ci sono VPN installabili sui televisori HiSense, almeno per ora.

Conclusioni

Di listino questo Hisense 65A95H cosa €1.999. Non è poco, e sicuramente è destinato a scendere, visto che il modello dell’anno scorso oggi si trova a circa €1.500.

Considerando il listino, comunque, siamo sotto alle cifre richieste per gli OLED di LG, Sony, Samsung e Panasonic.

Come abbiamo visto, questo Hisense A9H non è molto competitivo con i migliori modelli degli altri marchi, ma è anche una delle poche opzioni per avere un OLED da 65” a meno di 2.000 euro - limitandosi ai modelli del 2022.

Sony chiede €2.800 ed €4.000, per A80K e A95K; Samsung S95B costa €3.500; LG C2 ed LG G2, rispettivamente, costano €3.000 ed €3.399. Ovviamente tutti i modelli citati ogni tanto sono oggetto di sconti e promozioni, e questo vale anche per HiSense. Anzi, in genere con Hisense gli sconti sono più frequenti e più alti.

Già, ma ne vale la pena? Accontentarsi di una minore qualità per risparmiare? Che, ovviamente “dipende” … come sempre.

Se volete prima di tutto un modello recente, perché magari pensate che possa durare più a lungo, o che riceverà più aggiornamenti, allora Hisense A9H è un’ottima scelta. Se però ci tenete alla qualità, allora ci sono i modelli del 2021. Prodotti come Sony A80J o LG C1, ad esempio, costano anche meno di questo Hisense; e gli sono preferibili per praticamente ogni aspetto.

Il vantaggio di Hisense però è che il prezzo reale, il cosiddetto street price è destinato a scendere di più e più velocemente rispetto agli altri marchi. Questo è quindi un televisore da tenere d’occhio, perché è perfettamente possibile che tra qualche mese, magari per il Black Friday 2022, lo troverete a €1.500 euro o giù di lì. E un OLED da 65” pollici a quella cifra, pure con qualche difettuccio qua e là, è da prendere senza esitazioni.

Anche perché Hisense A9H resta un televisore da 65” pollici piuttosto buono. La qualità dell’immagine è più che apprezzabile, con l’unica “seccatura” di dover regolare a mano le impostazioni per ottenere le immagini migliori.