Recensione Sony XH 90

Il Sony XH 90 è un televisore LCD da 65” con prestazioni di alto livello

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a cura di Andrea Ferrario

Secondo le indagini più recenti e quello che ci dicono i produttori, i televisori da 65 pollici sono sempre più cercati e apprezzati dai consumatori. Al momento il taglio più diffuso è ancora il 55”, ma molti ritengono che entro la fine del 2021 il nostro televisore preferito sarà più grande. 

Non sorprende dunque che tutti i produttori stiano cercando di ampliare la propria offerta di televisori da 65”, cercando di offrire prodotti che siano di qualità ma anche a buon prezzo. Il che crea la cornice dove si colloca il Sony XH90 che abbiamo provato. Esiste anche da 55, 75 e 85 pollici, se preferite una misura diversa.  

Design

Come tutti i televisori Sony recenti, il Sony XH90 è molto bello da vedere. La cornice intorno allo schermo è piuttosto sottile, e con il TV accesso sarà difficile identificarla, il che crea l’illusione di immagini “sospese” in mezzo al vostro salotto, davvero molto bella. Se poi le luci sono basse o spente, il televisore di fatto scompare, lasciando pieno protagonismo al film che vi state guardando. 

La cornice è inoltre rifinita con un profilo in alluminio, un dettaglio che conferisce eleganza a un design altrimenti abbastanza ordinario. Un altro elemento che impreziosisce l’insieme sono i due piedistalli: dalla forma simile a un boomerang, si inseriscono in un attimo e senza nessuna vite. Una volta montati, il loro impatto estetico è davvero minimalista, elemento che ho apprezzato particolarmente. 

Il pannello posteriore è realizzato nella più comune delle plastiche nere, e tutto sembra piuttosto solido e ben costruito. Gli altoparlanti sono posizionati nella metà superiore e orientati lateralmente, una soluzione che, come vedremo, garantisce prestazioni audio piuttosto buone. 

Prestazioni video

Questo Sony XH90 monta un pannello LCD con retroilluminazione LED Full Array, a cui aggiunge il local dimming, cioè una soluzione che regola la retroilluminazione su piccole aree dello schermo stesso, in funzione dell’immagine mostrata. È una funzione ormai piuttosto comune, almeno sui prodotti di fascia media e medio-alta, e che si è dimostrata davvero molto valida. Di fatto, si ottengono un contrasto molto alto e neri molto profondi, pur senza arrivare ai livelli altissimi degli OLED (della stessa Sony o di LG e Panasonic, tra gli altri) e dei QLED (Samsung, TCL e HiSense). Sony non specifica il numero di zone su cui il local dimming agisce, ma l’effetto che abbiamo notato provando il televisore è davvero ammirevole. Così tanto, in effetti, che in più di un’occasione non crederete che si tratti di un “comune” LCD - e di certo questo non è un LCD ordinario. 

Di contro, naturalmente, i televisori LCD LED costano un po’ meno rispetto a quelli con tecnologie più modaiole. Provando questo Sony XH90, però, siamo convinti che sia un investimento del tutto ragionevole. Offre infatti una qualità dell’immagine altissima, e se volete neri perfetti e contrasto infinito, cioè i pregi tipici degli OLED, dovrete alzare ulteriormente il budget per il vostro prossimo televisore. 

Abbiamo provato questo televisore con una quantità di contenuti diversi, dalla bassa definizione dei vecchi film su Raiplay a quella di Mister Bean su Amazon Prime Video, fino ai video 4K progettati apposta per mettere alla prova un televisore.

Ebbene, questo Sony XH90 se la cava davvero molto bene anche con i video di vecchia generazione. Intendiamoci, i vecchi episodi di Mr. Bean non sono certo un bel vedere, e la bassa qualità della fonte è fin troppo evidente. Ma sono perlomeno guardabili. Le cose sono andate meglio con Troppo Forte, film di Carlo Verdone datato 1986: qui gli algoritmi di Sony intervengono in modo piuttosto aggressivo, con la riduzione del rumore e la correzione della nitidezza. Qualche spettatore probabilmente potrà storcere il naso e vorrà disattivarli per vedersi il film così com’è nato, ma per molti altri, me compreso, fanno un buon lavoro nel ripulire l’immagine e adattarla alla risoluzione 4K. Il film è molto bello, e riducendo o disattivando la gestione del movimento si evita il famigerato effetto soap-opera. 

L’esperienza è ancora migliore con l’aumentare della risoluzione, e già con fonti FullHD, che oggi sono la maggior parte, la visione è del tutto gradevole e convincente: gli algoritmi di upscaling fanno un lavoro eccellente, aumentando il contrasto e garantendo una grande quantità di dettagli anche nelle aree meno illuminate. I colori sono vividi e convincenti, e anche con fonti SDR il televisore riesce a dare quel tocco in più ai video. 

Naturalmente è con i contenuti 4K/HDR che questo televisore offre il meglio di sé stesso, e da questo punto di vista la qualità del pannello e l’applicazione degli algoritmi sono davvero eccellenti. Avviate un film Marvel su Disney+, il Signore degli Anelli su Prime Video o qualsiasi altra cosa sia di vostro gusto, e potrete godervi uno spettacolo memorabile. 

Se si considera poi anche il prezzo, probabilmente questo è uno tra i migliori televisori da 65 pollici in commercio. 

Ovviamente però ci sono anche i difetti, che seppure tollerabili non sono certo assenti. Tanto per cominciare, il livello di nero non è perfetto quanto quello di un OLED o di un QLED. A dire il vero il Sony XH90 è in grado di generare neri davvero incredibili, ma solo se l’immagine ha le condizioni giuste (un’area nera abbastanza grande). Diversamente avremo il classico “grigio molto molto scuro”, che per gli occhi di molti potrebbe in effetti passare per un nero più che dignitoso. Se si riproduce Gravity o un qualsiasi altro dove si veda lo spazio nero con molte stelle, l’effetto però è evidente, con uno sfondo che è nero ma “non proprio nero 

Ci si può senz’altro convivere, ma c’è un altro problemino un po’ più difficile da accettare, almeno per gli spettatori più esigenti: c’è un piccolo problema di bleeding, quando un oggetto chiaro (come una scritta bianca) appare su un fondo nero o molto scuro. È un limite della tecnologia usata, e finché i produttori non riusciranno a creare un sistema di local dimming con molte più zone, non c’è modo di evitarlo. Ritroviamo lo stesso problema anche su pannelli OLED e QLED, comunque. 

In parole povere, si vede un leggero alone intorno agli oggetti chiari: non è una cosa evidente in ogni momento, ma durante i titoli si vede molto. E potrebbe, con alcuni contesti molto specifici, compromettere la leggibilità dei sottotitoli.

Infine, vale la pena notare che il sistema di retroilluminazione non è perfettamente uniforme: visualizzando un’immagine nera o molto scura, si possono notare aree leggermente più luminose e altre più buie. Un dettaglio che lascia comunque il tempo che trova, perché non ve ne accorgerete mentre vi godete un film o una partita. 

Software

Come su tutti gli altri suo televisori, Sony ha deciso ancora una volta di abbracciare Android TV. Si tratta di un software completo e ricco di tutte le funzioni che ci si possono aspettare da un televisore moderno. E ha l’interessante valore aggiunto di avere tutte le app che potreste desiderare sin dal primo giorno in cui sono pubblicate, cosa che non sempre accade con gli altri sistemi operativi per TV.

Su questo Sony XH90 Android TV (Android 9 Pie) è decisamente molto veloce, ed è questo un dettaglio che non sottolineeremo mai abbastanza: serve a ben poco avere un pannello eccellente per qualità d’immagine, se poi ogni volta che si preme un tasto si ottiene in risposta un’esperienza frustrante. Questo televisore invece è molto veloce e reattivo, tanto nell’avviare un’app quanto nel tornare a Home, quando premete il relativo pulsante sul telecomando. 

Veloci anche le operazioni di ricerca e la gestione delle impostazioni, che sono abbastanza variegate da soddisfare i più esigenti, ma non tanto caotiche da spaventare tutti gli altri. 

Si potrebbe obiettare che alcune piattaforme alternative, come quelle di LG e Samsung, sono preferibili per ergonomia e “intelligenza”. Per esempio, per il fatto che riescono a mettere in homepage contenuti che vuoi effettivamente rivedere. Con questo Sony, e in genere con Android TV, la sezione “prossimi contenuti” invece lascia un po’ a desiderare. Non è una cosa che chiamerei un difetto vero e proprio, ma sicuramente altri riescono a fare meglio. 

Audio

Come abbiamo accennato all’inizio, ci sono due altoparlanti (10+10 watt) posizionati dietro al televisore, più o meno a tre quarti dell’altezza. Sono orientati lateralmente, e ognuno di essi integra un tweeter, a cui si aggiungono due subwoofer lungo il lato inferiore. Quest’ultimo è quasi solo per rappresentanza, ma alzando il volume di ottiene un livelli di bassi tutto sommato convincente. 

Il parlato nei film è sempre ben definito, e qualora non lo fosse c’è un’opzione nei menu per enfatizzarlo: attenzione però a non esagerare altrimenti i vostri personaggi preferiti sembreranno tutti dei robot. 

In concreto, lungo il lato del televisore ci sono due piccole feritoie che permettono al suono di raggiungerci. Vien da sé che la resa audio sarà molto diversa a seconda di come sarà posizionato il televisore stesso: se incassato in un mobile oppure “libero”, con spazio da entrambi i lati.

In ogni caso abbiamo un volume massimo più che sufficiente a riempire il salotto e un suono pulito e gradevole. Non è assolutamente un sound da audiofili, ma se volete mettere della musica e spegnere lo schermo mentre vi leggete un libro o fate conversazione con qualcuno, allora questo Sony XH90 può senz’altro fare al caso vostro. 

Dignitosa anche la resa di Dolby Atmos, che cerca di “collocare” i suoni nella scena. Con i due altoparlanti della TV non si possono fare miracoli, ma Sony è riuscita senz’altro a fare moltissimo con quello che aveva, e l’effetto posizionale è rilevabile anche da orecchi non esperti - ma bisognerà farci un po’ attenzione. 

Conclusioni

Dunque, vale la pena comprare questo Sony XH90? Sì, perché è senza dubbio un eccellente televisore 4K da 65” - e non ci sono ragioni per pensare che gli altri formati siano di qualità diversa da quello che abbiamo provato. 

È senz’altro un ottimo prodotto, ma ahimé è anche molto costoso: per questo Sony XH 90 da 65 pollici, infatti, ci vogliono circa 1.400 euro. Anche se non ne fanno il 65” più caro in circolazione, sicuramente sono una cifra sostanziosa.

Di fatto, il Sony XH 90 si colloca a metà strada tra i prodotti più economici e top di gamma come il Samsung Q90 (€2.100 circa), l’LG C9 o (2.000 euro circa) il TCL X10 (2.000 euro circa). Allo stesso tempo però ha prestazioni migliori di quello che vi aspettereste a questo prezzo, il che lo rende davvero molto interessante. 

In ogni caso, senz’altro molti consumatori faranno fatica a digerire questo prezzo, proprio perché si trovano molti TV da 65 pollici a prezzi più bassi, alcuni dei quali con caratteristiche e prestazioni di tutto rispetto. Ragion per cui, tra l’altro, non vediamo l’ora di provare la Xiaomi Mi TV 4s, che è da poco presente anche in Italia. 

Sicuramente con questo Sony avrete qualità superiori rispetto alla maggior parte degli LCD da 65 pollici. E decidere se ne vale la pena è una questione del tutto soggettiva e personale. Tenendo in considerazione anche il fatto che con un prezzo simile potreste prendere un OLED da 65 pollici entry level; non sarebbe affatto una scelta facile, quindi se questo è il vostro budget l’arrivo del Sony XH 90 potrebbe persino essere una cattiva notizia, visto che rende la scelta un po’ più difficile di prima.