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a cura di Dario D'Elia

rete.gruppotim.it è il nuovo sito di TIM che - con oltre 7000 dati e 107 mappe - svela per ogni regione e provincia la condizione di copertura delle reti ADSL, fibra e 4G. "Una vera e propria enciclopedia della rete, con un patrimonio di conoscenza, sapere e tecnologia tutto italiano", puntualizza TIM.  "Oggi, grazie alla rete TIM,  19 milioni di famiglie italiane (circa il 78% della popolazione totale) possono usufruire di collegamenti a banda ultralarga, un importante traguardo considerando che solo tre anni fa la percentuale era pari al 28%".

L'operatore conferma che oggi l'Italia vanta bel 16 milioni di fibra posati sul territorio nazionale, ma purtroppo sorvola un po' sulla distinzione tra le configurazioni miste rame-fibra (FTTC) e quella totalmente fibra (FTTH), come da tempo sta suggerendo l'AGCOM di fare. Non è un problema, comunque. A breve sarà pubblicata una delibera del Garante che costringerà tutti gli operatori a essere più precisi sull'uso del termine "fibra".

TIM

Ad ogni modo l'operazione trasparenza di TIM è apprezzabile e il sito è stano ben progettato e realizzato. Quasi una vetrina del suo assett, che offre una sponda al recente dibattito sorporo della rete.

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Nella homepage vi è anche un contatore che mostra in tempo reale i chilometri di fibra in via di posa grazie all'investimento di 9 miliardi di euro degli ultimi tre anni. I dati aggiornati a marzo 2017 confermano una copertura ADSL per il 99,4% delle case, quella fibra (FTTC e FTTH) per il 78,3% e infine 4G LTE per il 98,2% della popolazione. I dati più impressionanti al solito sono quelli legati alla Lombardia con più di 2 milioni di km di fibra.

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Nell'area Dati e Mappe si può scoprire la progressione nel tempo in relazione alla tecnologia e volumi di traffico per singola regione e provincia. In questo caso la Puglia è un buon esempio di sviluppo. Se nel 2016 la copertura NGAN delle abitazioni era del 20.2%, adesso si parla dell'86,3%.

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A dir poco sorprendente quanto è avvenuto in tre anni a livello di cablaggio fibra per centrali e cabinet, con rispettivamente il 5,8% e 12,4% che si sono trasformati in 54,1% e 77,8%. Insomma, da 1226 cabinet cablati si è passati a 7704. E questo vuol dire che i servizi potenzialmente da un massimo di 20 Mbps oggi hanno una soglia teorica di 100 Mbps e in alcuni casi anche 200 Mbps con VDSL2 (35b).

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"I numeri pubblicati rivelano che a fine 2017 la copertura nazionale in banda ultralarga fissa di TIM ha già raggiunto il 77% delle case. A livello regionale superano l'80% di copertura 7 regioni, con in podio Sicilia, Puglia e Liguria. A livello provinciale spiccano invece Milano, Bari, Napoli e Prato che superano il 93%", prosegue la nota di TIM.

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Bari

"Nello stesso periodo la copertura nazionale LTE (4G e 4G Plus) è pari al 98% del territorio, con 7.257 comuni già raggiunti dalla banda ultralarga mobile. Superano il 95% di comuni coperti da LTE 6 regioni con in testa Marche, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige, mentre a livello provinciale guidano la classifica per numero di Comuni coperti da LTE le province di Torino, Bergamo e Cuneo che superano quota 200".

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Sul fronte del volume di traffico dati generato dagli utenti, l'operatore svela che nell'ultimo anno i suoi clienti hanno goduto di "oltre 7 miliardi di gigabyte, pari alla visione di 500 milioni di film in altissima definizione (4K)".

"In un anno il consumo medio di banda mensile per linea fissa è passato da 66,1 gigabyte/mese a 82,9 gigabyte/mese, segnando un incremento del 25% rispetto all'anno precedente.  Questo significa, in termini di fruizione di contenuti video, circa un'ora in più al giorno trascorsa davanti ad un PC o comunque con qualsiasi device connesso alla rete", sottolinea TIM.

In particolare nella top-ten delle province che generano più traffico, le leader sono Napoli (media mensile di 110 gigabyte/mese), Crotone e Palermo, seguite da Prato, Siracusa, Brindisi, Reggio Calabria, Foggia, Catania e Taranto.  Queste 10 province sono tutte caratterizzate da nuclei familiari più numerosi.