Riproduzione e Sincronia

Archos propone un prodotto che unisce diverse funzioni, con un disco rigido da 250 GB. Registrazione TV, streaming, trasferimento da e verso dispositivi portatile, e prezzo contenuto. Lo abbiamo messo alla prova, scoprendone pregi e difetti.

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a cura di Tom's Hardware

Riproduzione e Sincronia

L'interfaccia Archos è sintetica: la parte centrale dello schermo è occupata da otto bottoni, che aprono altrettanti menù. I bordi dello schermo, invece, ospitano le altre voci di menù. Per selezionare la voce corretta, però, bisogna fare molti movimenti con il D-Pad, perché non ci sono pulsanti dedicati. L'interfaccia è la stessa dei lettori Archos, ma è più difficile da usare, senza il touch screen. Una volta che si addentra in un menù, si può tornare indietro solo di una pagina alla volta, senza "scorciatoie".

L'interfaccia dell'Archos TV+.

Se sul TV+, o su un PC collegato, ci sono musica, video o fotografie, queste si raggruppano all'interno dei rispettivi menù. L'organizzazione si basa sui metadati del file, come autore, genere, attore, serie, oppure per cartelle e liste di riproduzione (playlist). Il TV+ tenta di copiare i contenuti di un PC, per poi riprodurli, quindi può volerci un po' prima di scoprire che un file non funziona. Quanto a codecs supportati, siamo rimasti delusi: legge i WMV, ma non gli AVI prodotti da una fotocamera Casio. La maggior parte dei DivX e degli XviD funziona, con una qualità eccellente, ma non se il frame rate è molto alto. Il TV+ può riprodurre MP3, WMA e WAV: esistono anche plug-in per AAC e AC3, MPEG-2 e H.264, a pagamento.

Le registrazioni televisive, quindi, si trovano nel menù "Video". Selezionando la riproduzione di un video, l'interfaccia passa allo stato "occupato", con una barra per il volume e diverse icone nell'angolo: è possibile mandare avanti e indietro velocemente, e usare il tasto OK per la funzione play/pausa. Ci si può muovere solo sulle icone mostrate a schermo dal pulsante "Menù", quindi alcune sono visibili, ma inutilizzabili. Si tratta, evidentemente, di un'altra eredità degli schermi tattili, inutile in questo caso. È possibile, in ogni caso, selezionare velocità e formato, salvare miniature o immagini grandi, e cambiare le impostazioni di riproduzione. I programmi registrati possono essere etichettati come "per adulti", limitandone così l'accesso.

Qualsiasi sia il segnale in arrivo, il TV+ registra da una connessione analogica, il cui segnale viene poi convertito in MPEG2. Quindi la qualità della registrazione è minore, rispetto a quella originale. Il risultato è accettabile quando di tratta di piccoli lettori portatili, ma su un televisore la differenza si nota, eccome.

Il trasferimento dei file verso un lettore portatile è semplicissimo. Basta collegarlo alla porta USB della base: può trattarsi di un laptop, di un riproduttore portatile o di un drive flash. In ogni caso il dispositivo collegato compare a schermo, con tutti i file multimediali che contiene. Con i lettori Archos Wi-Fi, non c'è nemmeno bisogno del cavo, né di un plug-in dedicato. Per quanto riguarda le altre connessioni di rete, il TV+ è visibile, ma non vi si può accedere dal PC.

Con la porta USB le registrazioni diventano portatili.