Roaming telefonico in Europa, qualcuno fa il furbo

Il roaming telefonico in Europa costa molto meno dal 30 aprile e sarà abolito l'anno prossimo, ma gli operatori telefonici sollevano polveroni tariffari. AGCOM se ci sei batti un colpo.

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a cura di Pino Bruno

No, così proprio non va. La Commissione Europea ha ridotto dal 30 aprile scorso i costi del roaming telefonico voce/dati, per azzerarli dal 15 giugno 2017, e gli operatori telefonici cosa fanno? Invece di adeguarsi sic et simpliciter, decidono di sparigliare, alzare polveroni, inventarsi tariffe così complicate che neanche un contabile riesce a capirci qualcosa. O, meglio, una cosa si capisce, e pure bene. Che stanno facendo di tutto per far rientrare dalla finestra i costi usciti dalla porta.      

È una vera e propria offensiva, fatta di scatti alla risposta, secondi, minuti, SMS, MB, GB, condizioni e note aggiuntive, che hanno il solo effetto di confonderci e stordirci. Per quanto abituati alla scarsa trasparenza delle tariffe telefoniche, questa volta ci sembra che si stia esagerando. Gli annunci si susseguono, da Vodafone a TIM, a Wind, a 3 Italia. Cliccate sui link e leggete i nostri ultimi articoli. Gli sconti sul roaming in vigore dal 30 aprile sembrano perdersi nei meandri dei decimali. Eppure la Commissione Europea ha fissato paletti inequivocabili, basta guardare la tabella esplicativa:

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Non ci resta che subire? Dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ci aspettiamo un'indagine rapida e rigorosa. Perché se sono queste le premesse, chissà cosa succederà quando, il 15 giugno dell'anno prossimo, il roaming dovrebbe cessare di esistere e si potrà telefonare e andare in rete in ogni paese europeo senza "nessun costo aggiuntivo, uguale alla tariffa nazionale".