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a cura di Mauro Piatti

La prova del rumore agli alti ISO in JPEG è quella più interessante, assieme a quella dell’AF, per una mirrorless come questa. Relativamente facile è spingere la risoluzione a livelli sempre più alti, il difficile è progettare un sensore poco rumoroso, ad alta dinamica e che mantenga un livello di dettaglio adeguato. I sensori X-trans di Fujifilm sono noti per le loro prestazioni molto elevate in condizioni di scarsa luminosità, quindi con valori ISO elevati. Vediamo come si comporta la X-T3 rispetto alla X-Pro2, che poi ha lo stesso sensore della X-T2:

X-T3 a sinistra, X-Pro2 a destra, crop dell’immagine originale

La X-T3 mostra un rumore più elevato rispetto a quello della X-Pro2/X-T2 già a partire da ISO 6400/8000, un risultato per certi versi inaspettato. Rispetto ai modelli più economici si tratta però di una scelta ben precisa adottata dal costruttore, che ha preferito mantenere un livello di dettaglio piuttosto elevato anche agli alti ISO mettendo in conto un rumore maggiore. Infatti, sulle mirrorless entry level (tipo la X-A5), la Casa utilizza un algoritmo di riduzione del rumore in JPEG che, a discapito del dettaglio, agisce in maniera più “aggressiva”. Il relativo file prodotto risulta quindi di dimensioni minori rispetto a quello della X-T3, a parte i 2 Mpixel in più di risoluzione.

Il grado d’intervento dell’algoritmo di riduzione del rumore può essere variato da -4 a + 4, passando da zero, quindi su ben nove posizioni:

Anche il file RAW generato dalla X-T3 è più rumoroso di quello della X-Pro2/X-T2 a parità di sensibilità.

Con la X-T3 viene fornito Fujifilm X RAW STUDIO, un software di conversione RAW completamente diverso da quelli convenzionali.

Una volta collegata la fotocamera al computer, il software consente agli utenti di convertire i file RAW in un tempo brevissimo, quasi confrontabile con quello in cui la macchina scatta una foto. Ma il bello è che non dipende dalle prestazioni hardware del computer, in quanto utilizza il processore d’immagini nella fotocamera al posto della CPU del Mac! Così, i processi batch di un gran numero di immagini RAW non richiederanno più lunghe attese.

Per ulteriori informazioni sul workflow software, vedere qui.

La mirrorless è comunque dotata di convertitore RAW interno. La conversione dei dati RAW non prende in considerazione solo la compensazione dell'esposizione, il bilanciamento del bianco e altre impostazioni di controllo della qualità delle immagini, ma consente anche di applicare la simulazione film nel convertitore.