"Sign In With Apple" protegge la privacy e sfida Google-Facebook

Sign In With Apple verrà proposta come alternativa per loggarsi a servizi e app, proteggendo la privacy dell'utente.

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a cura di Dario D'Elia

"Sign In With Apple" è senza ombra di dubbio una delle novità iOS più dirompenti, presentate ieri durante il WWDC, per la privacy degli utenti. "Noi crediamo che la privacy sia un diritto umano fondamentale", ha dichiarato sul palco Craig Federighi, senior vice president of software engineering, per sottolineare la differenza tra l'azienda di Cupertino e gli altri.

In pratica abiliterà l'accesso ad app o servizi sviluppati da terzi ponendosi come alternativa agli ormai diffusi login e password tramite Facebook o Google. In questo modo si dovrebbe ridurre il rischio di condivisione di dati personali, come appunto la mail e non solo. Già perché Apple ha promesso di fornire una mail random cifrata per ogni accesso - che non consentirà di identificare l'utente. E questo varrà su ogni dispositivo (Mac, iPhone, iPad, Watch) e online.

Ovviamente per il funzionamento verrà richiesto agli sviluppatori di integrare la nuova tecnologia sulle rispettive app o servizi. "Sign In with Apple sarà disponibile per il beta testing questa estate", ha sottolineato l'azienda. "Quando sarà disponibile alla fine dell'anno, verrà richiesta come opzione per gli utenti nelle app che supportano l'accesso a terze parti".

Al momento non sono ancora chiari i dettagli del sistema e neanche se la novità verrà accolta positivamente dalla comunità di sviluppatori. In fondo molti sarebbero costretti a rinunciare a preziosi database di mail e a ridurre le aspettative sulla monetizzazione dei dati; inoltre Google e Facebook potrebbero subire un duro contraccolpo. Certamente per gli utenti Apple sarà una comodità grazie al FaceID e soprattutto l'azienda ha garantito massima privacy su ogni login.

A consolidare la strategia pro-privacy Apple ha spiegato anche che le nuove app "sanitarie" del Watch consentono di bloccare la condivisione dei dati. Persino la nuova funzione di sicurezza domestica di Homekit, che consente la gestione della videosorveglianza, prevede che ogni dato venga trattato sui dispositivi dell'utente e non in cloud.

iOS 13 introdurrà la funzione opzionale di condivisione dei dati di localizzazione "solo una volta", oltre che le attuali "sempre", "mai" e "quando l'app è in uso".