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a cura di Dario D'Elia

Sirti ha adottato per la prima volta in Italia una nuova modalità di posizionamento della fibra ottica che sfrutta un micro-scavo di 2,5 cm di larghezza per 20 cm di profondità in corrispondenza del cordolo del marciapiede. La tecnica innovativa è stata usata stamani su una tratta di 800 metri presso il Comune di Paullo (MI) in collaborazione con Città metropolitana di Milano.

I vantaggi, secondo la storica azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione, sono quelli di una maggiore celerità di realizzazione, ridotto disagio per i cittadini e viabilità, nonché un basso impatto ambientale. Un ulteriore passo in avanti rispetto alle "One day dig" insomma.

sirti

"Oggi le dimensioni delle moderne infrastrutture, in termini di mini-cavi e di mini-tubi per la protezione dei cavi, sono molto ridotte e conseguentemente richiedono scavi di piccole dimensioni, meno invasivi e che riducano al minimo i materiali di risulta e i materiali necessari per il riempimento", puntualizza Sirti. "In tale ottica bisogna quindi indirizzarsi verso tecniche di scavo e riempimento completamente nuove, grazie all'utilizzo di sistemi a basso impatto ambientale e veloci nella realizzazione".

La svolta si deve a un lungo studio teorico e sperimentale sull'interazione "tra il microscavo ed il sedime stradale, con l'obiettivo di identificare la miglior soluzione sia in termini di materiali da utilizzarsi sia di posizionamento dell'infrastruttura".

Il tutto considerando che le opere civili mediamente pesano sull'80% del costo totale di tali impianti, considerata l'onerosità del ripristino del manto stradale. In questo modo si evitano le esecuzioni dei ripristini, "garantendo al tempo stesso l'integrità del sedime stradale".

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Nello specifico Sirti ha parlato di uno scavo (minitrincea) sul margine laterale esterno della corsia di marcia (in corrispondenza della linea di delimitazione della stessa), al fine di minimizzare i carichi sulla infrastruttura. Realizzato a una profondità di 20 cm, sufficiente a salvaguardare l'infrastruttura ottica evitando la maggioranza di sottoservizi (da 0 a 50 cm le norme non prevedono vi siano vincoli, UNI CEI 70030) e con una larghezza di 2,5 cm adeguata per le reti ottiche.

Infine un riempimento fino a filo strada con bitume modificato con un additivo inerte. In pratica risolve il problema della superficie tradizionale (tappetino di usura) fornendo caratteristiche di elasticità e resistenza simili all'asfalto.

"Quanto stiamo facendo oggi con Sirti ribadisce come una partnership virtuosa tra pubblico e privato su temi innovativi non possa che avere ricadute positive sul nostro territorio in termini di sviluppo economico e sociale della nostra comunità", ha commentato la Vice-Sindaca di Città metropolitana, Arianna Censi.

"Auspichiamo che ci sia un giusto adeguamento delle normative che disciplinino il modus operandi e le tecnologie da utilizzare nella realizzazione delle infrastrutture, al fine di estendere i benefici all'intero Paese '', ha aggiunto Andrea Mondo, Vice President Operations di Sirti.