JBL CS680: un buon equilibrio
Celeberrima azienda americana, nota per i suoi sistemi di diffusione top di gamma, JBL offre anche dei sistemi dai prezzi molto più contenuti, come questo CS680.
L'ampio uso delle plastiche permette è una valida alternativa agli altoparlanti in legno, i cui pressi sono proibitivi. Questa filosofia, adottata sulle CS680, ha permesso di costruire un sistema 5.1 economico, caratterizzato da piccole colonne e da forme ovali, e che permettono anche di eliminare alcuni piccoli problemi di diffrazione. Queste forme arrotondate sono preferibili dal punto di vista prettamente acustico.
Non vogliamo dire molto sul design di questi altoparlanti, visto che si tratta di una questione di gusti, ma è indubbio che le CS680 non sono per nulla stravaganti; hanno linee molto discrete e un ingombro minimo. Sono vendute insieme a dei supporti per fissarle a parete, se non si vuole poggiarle su un ripiano. I 4 satelliti e lo speaker centrale sono identici, se non per la posizione orizzontale del secondo, ed alcuni piedini renderlo stabile. Gli speaker sono basati su un sistema a due vie con tre altoparlanti: due medi con coni da 89 mm in carico chiuso, ai lati di un tweeter dome/cono a membrana di titanio, con un classico diffusore montato in un piccola capsula. Si tratta di una soluzione piuttosto classica, ma che coniuga piccole dimensioni, membrana d'adeguata superficie e buona coerenza dell'emissione sonora.
Il subwoofer, di forma cubica, è molto pesante ed è dotato di un boomer da 200 mm che punta verso il basso, caricato in bass-reflex e con lo sfiato sul pannello anteriore. L'amplificazione integrata offre 125W efficaci e 250W di picco, una potenza più che adeguata per un subwoofer. Il collegamento del subwoofer va fatto esclusivamente mediante l'ingresso line-in, scegliendo tra un ingresso mono LFE (l'uscita del decoder Dolby Digital o DTS) e un ingresso stereo subwoofer. JBL non dice molto sulle differenze tra i due, ma pensiamo che l'ingresso LFE non sia filtrato, mentre l'ingresso stereo subwoofer lo sia. Le possibilità di regolazione sono ridotte all'osso: è presente solo un pulsante per il volume ed un commutatore per invertire la fase. Tutti i filtraggi andranno quindi fatti a monte, a livello dell'amplificatore.
L'installazione di questo sistema non è stata affatto complicata, in quanto la confezione include tutti i cavi necessari e le regolazioni disponibili per l'utente sono molto semplici. Messa a punto tutta l'installazione, durante l'ascolto home-cinema abbiamo osservato un suono ben equilibrato e molto naturale. Diversamente da quanto capita di sentire su altri sistemi 5.1, il CS680 non tenta a tutti i costi di stordire con un suono molto aggressivo. Questo tipo di scelta non soddisfa tutti, ma per chi ama quel genere di suono sarà sufficiente fare qualche regolazione a livello dell'amplificatore. Chi gradisce invece un suono più naturale, potrà godere di un audio meno stancante per le orecchie, e anche più chiaro. Gli effetti sono ben presenti e permettono di godere appieno della parte audio dei film. Durante la prova di riproduzione di brani musicali, la qualità audio si è dimostrata tutto sommato buona: i medio-bassi sono molto profondi ed il subwoofer riesce a scendere nello spettro di frequenze più di quanto non facciano molte casse alta fedeltà. Non vogliamo affermare che la qualità audio sia paragonabile a quella di un sofisticato sistema alta fedeltà, ma il consumatore medio non molto esigente ne sarà pienamente soddisfatto. Il livello sonoro di cui sono capaci le CS680 è comunque sufficiente per un piacevole ascolto domestico.
Caratteristiche
- Satelliti: 2 vie
- Risposta: 100 Hz - 20 kHz
- Efficacia: 88 dB/2.8 V/1 m
- Impedenza: 8 ohm
- Centrale: 2 vie
- Risposta: 100 Hz - 20 kHz
- Efficacia: 88 dB/2.8 V/1 m
- Impedenza: 8 ohm
- Subwoofer: boomer da 200 mm, caricato in bass-reflex
- Potenza: 125 W
- Risposta: 35-160 Hz
I pro
- Suono naturale ed equilibrato
- Facile installazione
I contro
- Poche regolazioni possibili direttamente sul subwoofer
Prezzo medio: 390 euro