Sky torna alla fatturazione mensile, ma senza recesso

Sky conferma che dal primo aprile ritornerà alla fatturazione mensile senza aumenti tariffari sull'annualità. Però non prevede il diritto di recesso senza penali.

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a cura di Dario D'Elia

Sky oggi ha ufficializzato il ritorno alla fatturazione mensile, ma senza fornire il diritto di recesso privo di penali, a partire dal 1 aprile. In pratica la nota pay-TV si è adeguata alla Legge 172/2017 che prevede per aprile che tutti gli operatori TLC e pay-TV abbandonino i cicli di fatturazione a 28 giorni per la più trasparente modalità mensile.Sky scrive che il costo dell'abbonamento annuale non cambia, semplicemente varierà la fattura mensile, con eventuale arrotondamento dell'importo per difetto. Insomma, resta - come prevedibile - l'aumento dell'8,6% generato dalla precedente ciclo di fatturazione a 28 giorni.

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Sky ha mostrato anche come varieranno i canoni di ogni pacchetto e opzione. Ad esempio Sky TV, insieme a Sky Calcio e HD, passerà dagli attuali 39,9 euro (28 giorni) a 43,2 euro (mensile).

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La nota un po' bizzarra è che a differenza delle telco, Sky sostiene che questa variazione non vada a incidere sulla sostanza dei contratti ma debba essere considerato un aggiornamento amministrativo. Per questo motivo oggi non è previsto il diritto di recesso senza penali.

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Da ricordare però che ai tempi della variazione a fatturazione ogni 28 giorni - lo scorso autunno, venne offerta la possibilità di recesso e spiegato nei dettagli cosa avrebbe comportato sulle tariffe il cambio dei cicli.