Smartika.it: prestiti online tra privati, ora legalizzati

Smartika.it è figlio del progetto Zopa, bruscamente interrotto dalla Banca d'Italia nel 2009. Oggi il nuovo sito di social lending è totalmente legale, con tutti i permessi richiesti. Il tasso di interesse offerto sembra concorrenziale.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Il social lending torna di nuovo online grazie a Smartika.it, ma rispetto al progetto Zopa adesso ci sono tutti i permessi richiesti dalla Banca d'Italia. Il cosiddetto prestito sociale, ovvero effettuato tra privati, ha successo in tutto il mondo poiché ha tassi di interesse inferiori rispetto al mercato e non prevede intermediari

Il problema è che il primo servizio attivo in Italia di Zopa.it, inaugurato nel 2008, venne interrotto bruscamente nel 2009 per gravi violazioni della normativa vigente. Successe poco dopo al concorrente Booper. In verità è bene sottolineare che non si è mai parlato di truffa, bensì semplicemente della mancanza di una serie di importanti autorizzazioni, che oggi Smartika.it (gestita da ex Zopa) può vantarsi di disporre.

La nuova piattaforma è considerata un Istituto di Pagamento autorizzato e vigilato da Banca d'Italia. Sono già attivi un migliaio di "prestatori" e quindi possibile attivare nuovi prestiti. "Non prevediamo più i mercati a 12 mesi, gli importi dei prestiti sono stati abbassati anche alla soglia più piccola dei mille euro mentre il sistema delle offerte è stato semplificato", ha spiegato Carlo Vitali, marketing manager della società, a La Stampa.

Smartika

Ecco quindi la possibilità di contrarre prestiti compresi da 1.000 e 15.000 euro con rimborsi da 24 a 48 mesi, e conoscere istantaneamente se l'operazione di attivazione è andata a buon fine. "Il tasso d'interesse da pagare è basato sul merito creditizio di chi chiede denaro, rilevato attraverso l'interrogazione ad apposite banche dati, e sui tassi offerti al momento dai Prestatori", ha aggiunto Vitali. "Nella prima settimana a pieno regime abbiamo erogato nove prestiti per importi medi intorno ai 5.200 euro e con Taeg dal 6,74 % al 10,90 %". 

Il rischio non è a carico di un singolo, bensì di centinaia di Prestatori che si espongono per cifre diverse. Possono infatti offrire da 100 a 50mila euro, in ogni caso frazionati su almeno 50 richiedenti. Ogni parametro può essere poi deciso in fase di personalizzazione del servizio. Non manca l'opzione che consente di cedere i crediti ad altri Prestatori in urgenza di liquidità.

L'idea non è niente male, soprattutto considerando che nel 2011 il segmento del social lending negli Stati Uniti ha erogato prestiti per 260 milioni di dollari.