Smartphone sottilissimi grazie alle lenti a diffrazione

Smartphone super sottili in futuro grazie a una nuova lente per fotocamere messa a punto da alcuni ricercatori dell'Università dello Utah, che sfrutta il fenomeno della diffrazione anziché quello della rifrazione della luce.

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a cura di Alessandro Crea

Un team di ricercatori dell'Università dello Utah ha realizzato una lente super sottile per smartphone e non solo, il cui spessore è minore di quello medio di un capello

Il risultato è stato raggiunto grazie a un'intuizione semplice quanto geniale: sfruttare il fenomeno della diffrazione della luce anziché quello della rifrazione al fine di concentrare la luce in un unico punto.

Normalmente infatti per catturare la luce e farla confluire in un unico punto (del sensore fotografico o della retina) si utilizzano lenti, singole o in gruppi, di varia curvatura, ma queste lenti sono pesanti e spesse.

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I ricercatori invece hanno provato a lavorare sulla diffrazione al fine di ottenere lo stesso risultato pratico ma facendo passare la luce attraverso un'unica lente, completamente piatta e sottilissima.

La nuova lente super-acromatica, per la cui geometria è stato necessario mettere a punto un complesso algoritmo, è infatti dieci volte più sottile del capello umano.

Come già accade con le comuni lenti a rifrazione, anche questo nuovo tipo potrà inoltre essere realizzato in plastica, unendo così anche i vantaggi della leggerezza a quelli dello spessore ridotto.

Le potenzialità della nuova tecnologia sono enormi, com'è facile immaginare, visto che praticamente toccano tutti gli aspetti dell'ottica, dagli smartphone ai satelliti, l'unico problema è che dovranno passare almeno altri 5 anni prima che sia possibile vederle applicate in prodotti concreti, perché com'è ovvio bisognerà mettere a punto processi produttivi industrialmente sostenibili.