[SONDAGGIO] È giusto riportare in vita le persone usando l'IA?

L'utilizzo dell'IA per ricreare le voci delle vittime solleva dibattito etico su giustizia sociale e manipolazione digitale

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Un'innovativa iniziativa denominata "The Shotline" ha catturato l'attenzione pubblica e sollevato un acceso dibattito su una questione etica profondamente complessa: l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale per ricreare le voci delle vittime delle sparatorie di massa. 

"The Shotline" si basa sull'impiego dell'IA per riprodurre le voci dei giovani uccisi in tragedie come la sparatoria di Parkland nel 2018. Attraverso questa tecnologia, le voci dei defunti tornano "in vita" per telefonare ai legislatori e sostenere l'adozione di leggi più severe sul controllo delle armi da fuoco. Finora, migliaia di chiamate sono state effettuate, evidenziando la portata e l'efficacia di questa iniziativa.

È giusto riportare in vita le persone usando l'IA?

Sì, è un modo per dare voce alle vittime (4%)
No, è eticamente discutibile (28%)
Dipende dal contesto e dall'intento dell'utilizzo dell'IA (25%)
No, potrebbe aprire la porta a un uso distorto dell'IA e dei deepfake (30%)
Richiede un'ampia discussione pubblica e regolamentazione (13%)

Totale voti: 295 Il sondaggio è chiuso dal 22/02/2024

Tuttavia, l'uso dell'IA per ricreare le voci delle vittime solleva serie questioni etiche. Da una parte, sostenitori dell'iniziativa argomentano che questa sia una forma di dare voce ai senza voce, un modo per continuare ad avanzare le loro cause anche dopo la loro morte. Dall'altra parte, ci sono coloro che ritengono che manipolare le voci delle persone decedute sia moralmente discutibile e possa aprire la porta a un uso distorto dell'IA e dei deepfake.

Ci sono varie opinioni sulla questione. Alcuni ritengono che l'utilizzo dell'IA per questo scopo sia giustificato in nome della giustizia sociale e del cambiamento politico. Altri invece sollevano dubbi sull'etica di tale pratica e sottolineano la necessità di regolamentazioni rigorose per prevenire abusi futuri.

In definitiva, il dibattito sull'utilizzo dell'IA per "riportare in vita" le voci delle vittime delle sparatorie di massa è complesso e coinvolge considerazioni etiche, morali e legali. È chiaro che ci troviamo di fronte a una sfida delicata che richiede un approccio ponderato e una riflessione approfondita sulle implicazioni di lungo termine di tale pratica.

Immagine di copertina: thvideo

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