Un gruppo di ricercatori del Sony Computer Science Laboratories ha iniziato a integrare piccoli motori elettrici, fotocamere e attuatori nei mattoncini Lego. Il colosso danese forse inizia ad avere timore di perdere appeal nei confronti delle nuove generazioni.
"Lego è preoccupata di perdere bambini per colpa dei videogiochi", ha dichiarato Ganta Kondo del dipartimento sviluppo di Sony. "Vogliamo mantenere le dimensioni piccole ma aggiungere giochi interattivi".
Sony e Lego
Ad esempio in una delle dimostrazioni si vedono una serie di costruzioni Lego, montate su piccole piattaforme motorizzate, controllate a distanza tramite il joypad della Playstation o via PC. Piccoli attuatori invece sono in grado di far scattare portelli o altre costruzioni. Micro-fotocamere trasmettono su tablet cosa vedrebbe un omino dei Lego.
L'idea è quella di sposare il tangibile dei Lego con il livello di interattività dei videogiochi. Sebbene il progetto sia ancora a uno stadio sperimentale e non vi siano ancora piani per trasformare qualcosa in prodotto, la strada pare segnata. I limiti di oggi sono prettamente tecnologici: le batterie di piccole dimensioni hanno ancora poca autonomia per alimentare a lungo ogni componente attivo. Dopodiché è evidente che anche sui costi non si può esagerare.
Lego sta cercando di non farsi trovare impreparata. La generazione che è cresciuta con le sue costruzioni sta invecchiando e oggi acquista le scatole per i figli, ma domani potrebbe essere troppo tardi per i nipoti. Un po' come la moda di regalare giocattoli di legno, tanto cari a chi li acquista, quanto tristanzuoli a chi li riceve.
Un tempo ricevere una scatola di Lego e Playmobil era il massimo. Oggi tutti vogliono giochi per console.