Stephen Hawking: la Terra una palla di fuoco in 600 anni

Il sovraffollamento e l'aumento del consumo di energia potrebbero compromettere la salute della Terra, il nuovo allarme di Stephen Hawking.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Se avete già fatto dei piani per l'anno 2617 potrebbe essere il caso di annullarli, se credete alle previsioni di Stephen Hawking, secondo cui per quella data il nostro pianeta potrebbe essere un inferno rovente.

Il celebre fisico ne ha parlato in un intervento video al 2017 Tencent WE Summit di Pechino, e non è la prima volta che accenna a un destino funesto per la Terra. Ricordiamo che in passato aveva allertato sul fatto che ci rimanevano sì e no 1000 anni da vivere sulla Terra, per poi contrarre il periodo a soli 100 anni.

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Stephen Hawking

Nell'intervento di domenica scorsa Hawking ha puntato il dito contro il sovraffollamento e l'aumento del consumo di energia, che potrebbero trasformare il "pale blue dot" in una "sfera di fuoco". La via d'uscita che Hawking caldeggia è sempre la stessa: lasciare la Terra, diventare una specie multiplanetaria e "avere il coraggio di andare dove nessuno è mai andato prima".

Sul come il prestigioso fisico si era già espresso in passato, stilando una specie di "to do list" che trovate nell'articolo Hawking, come lasciare la Terra prima di estinguerci.

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Foto: Depositphotos / agsandrew

Sovraffollamento e consumo energetico tuttavia non sono gli unici elementi dannosi, perché Hawking ribadisce anche il ruolo potenzialmente catastrofico dello sviluppo dell'intelligenza artificiale (AI), argomento a lui caro da tempo. Nel corso di un'intervista a Wired infatti il fisico ha spiegato di temere che "l'AI possa sostituire completamente gli esseri umani". Una paura che condivide con altri celebri esponenti del mondo scientifico e non solo, che tempo fa avevano sottoscritto una lettera aperta per chiedere maggiore cautela nello sviluppo dell'Intelligenza Artificiale.

Un appello che proprio in questi giorni si amplia con la lettera aperta sottoscritta da 122 dei principali ricercatori australiani in materia di robotica e intelligenza artificiale, indirizzata al Primo Ministro australiano Malcolm Turnbull, chiedendo di proporre alla Conferenza delle Nazioni Unite sulla CCW (Certain Conventional Weapons) un divieto alla fabbricazione di armi autonome letali. Contestualmente centinaia di esperti di AI (tra cui due dei fondatori di Deep Learning Geoffrey Hinton e Yoshua Bengio) in Canada hanno sottoscritto una lettera analoga indirizzata al primo ministro canadese Justin Trudeau con lo stesso appello.


Tom's Consiglia

Se il dibattito sull'Intelligenza Artificiale vi interessa e volete saperne di più leggete il libro Le persone non servono. Lavoro e ricchezza nell'epoca dell'intelligenza artificiale