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a cura di Dario D'Elia

Ci affascinano con smartphone dagli schermi sempre più evoluti, ci promettono prestazioni mobili sempre più alte ma alla resa dei conti l'esperienza video su rete mobile rimane mediocre. Inutile girarci intorno: non esiste Paese al mondo dove lo streaming video su rete mobile possa definirsi eccellente. L'ultimo rapporto di Open Signal, "The State of Mobile Video (September 2017)", basato su 87 milioni misurazioni effettuate da più di 8 milioni di dispositivi conferma che analizzando la qualità delle immagini, il tempo di caricamento, prestazioni velocistiche e il tasso di stallo, la migliore esperienza sul campo è stata registrata in Repubblica Ceca.

Con un punteggio di 68,52 su 100 si è distinta con un "molto buono", ma i 75-100 dell'eccellenza sono lontani. L'Italia ha fatto notevolmente peggio posizionandosi nella media internazionale con 57,23.

open signal

Un dettaglio importante è che la qualità dell'esperienza video non dipende solo dalle prestazioni velocistiche. La Repubblica Ceca infatti con 28,6 Mbps è solo in 11° posizione e la Corea del Sud che svetta con 45 Mbps è solo sedicesima in quella dell'esperienza video. Eclatante poi l'esempio del Kuwait che pur registrando 14,7 Mbps si posiziona ai livelli della Corea del Sud per qualità.

In uno scenario ideale i caricamenti dovrebbero essere velocissimi e il rischio di stallo per buffering inesistente. I Paesi che potrebbero raggiungere questo risultato in futuro sono per lo più concentrati nel centro e nord Europa, negli Emirati Arabi Uniti e a Singapore. Fra i Paesi peggiori invece ci sono India, Iran e Filippine.

open signal 2018

Indicativamente le migliori esperienze si hanno nella forbice tra i 21 Mbps e i 40 Mbps, quindi è evidente che la corsa a reti mobili capaci di offrire (sulla carta) velocità in download sempre più alte è relativa. Alla fine contano di più la latenza e la costanza del servizio. Meglio una connessione a 20 Mbps costante che una con picchi da 50 Mbps e 2 Mbps, quindi è evidente quanto possa impattare la gestione della rete mobile lato operatore.  

"Poiché il numero di utenti e di richieste dati cambia su ogni cella, la rete mobile divide costantemente e ridistribuisce la sua capacità disponibile, e questo può creare ampie fluttuazioni nella velocità di connessione individuale da un momento all'altro", puntualizza Open Signal.

"Anche l'esperienza video può essere pesantemente influenzata dalla politica dell'operatore. Molti utilizzano globalmente le tecnologie di ottimizzazione video per limitare il livello di risoluzione video a cui i clienti possono accedere sui loro telefoni. Poiché i nostri test provano il video con risoluzioni diverse, qualsiasi declassamento della qualità del video, ad esempio da HD a SD, ha impatto sui nostri punteggi".

open signal video mobile

È il caso degli operatori statunitensi, dove l'esperienza video è stata rilevata come "sufficiente" sebbene la velocità di 16,5 Mbps avrebbe dovuto consentire un risultato più alto. Il boom delle tariffe a traffico illimitato ha avuto come effetto collaterale l'ampio uso di resitrizioni per evitare congestionamenti. E così molti operatori hanno limitato le risoluzioni a 480p - che consumano il 50% in meno di traffico dati rispetto a una 720p.

Insomma, per il futuro non basterà implementare la rete mobile 4G LTE ma assicurarsi dell'esperienza finale. E se il pensiero corre alla 5G, bisognerà mettersi l'animo in pace perché almeno in Italia per servizi consumer diffusi bisognerà aspettare il 2021, se non di più.