Studiare programmazione è ancora fondamentale, il CEO di Nvidia ha toppato?

Le dichiarazioni di Jensen Huang, CEO di Nvidia, sull'irrilevanza futura della programmazione scatenano un acceso dibattito sull'importanza delle competenze tecniche e l'impatto dell'IA sul mercato del lavoro.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Qualche giorno fa il CEO di Nvidia Jensen Huang ha detto che i giovani non dovrebbero più studiare programmazione, perché ormai con l’Intelligenza Artificiale non ci sarà più bisogno di così tanti sviluppatori.

Un’affermazione che, prevedibilmente, ha suscitato reazioni piuttosto accese. Da una parte chi fa è nel settore oggi ricorda una più o meno cronica mancanza di personale - cosa che tra l’altro contribuisce anche ad assicurare compensi piuttosto alti. 

Dall’altra la programmazione è per molti una carriera promettente, secondo il classico modello studia che poi trovi lavoro. Finora è stato così e lo sarà ancora per un po’, ma per Huang il futuro sarà molto diverso. 

Studiare programmazione non è più utile?

È vero, non serve più a nulla (16%)
No, studiare programmazione è ancora fondamentale (84%)

Totale voti: 1989 Il sondaggio è chiuso dal 04/03/2024

Ebbene, la maggior parte delle persone che ha risposto al nostro sondaggio pensa che Huang abbia torto marcio. Quasi l’84% delle persone che hanno risposto ritiene infatti che sia ancora una cosa fondamentale da studiare. 

Forse vale la pena fare una distinzione tra avere competenze di base ed essere un programmatore professionista: oggi il pensiero comune è che un minimo di programmazione sia una competenza basilare per tutti. Domani, forse, non sarà più così proprio perché potremo usare l’IA per toglierci d’impiccio in tutte quelle piccole situazioni in cui non è il caso di “chiamare il dev”. 

Che tanto poi si sa, il dev non risponde mai e quando risponde ti fa pentire di averlo chiamato…