Telecom sotto indagine: GdF, Procura di Roma e Consob

Ieri è stata una giornata durissima per Telecom Italia: gli uffici di Milano e Roma sono stati oggetto di ispezioni da parte della Consob e della Guardia di Finanza.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia è finita sotto la lente della Procura di Roma, della Guardia di Finanza e della Consob. Non è una coincidenza: c'è di mezzo l'operazione Telefonica. Ieri la stessa Telecom ha confermato "presso le proprie sedi sociali ispezioni da parte di funzionari della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob), coadiuvati dalla Guardia di Finanza".

Puntavano ad "acquisire informazioni relativamente all'emissione obbligazionaria convertendo, alle procedure in corso per la cessione delle partecipazioni detenute dal Gruppo in Telecom Argentina e alle procedure aziendali in materia di confidenzialità delle informazioni privilegiate e di tenuta del registro delle persone che vi hanno accesso".

Telecom Italia

L'intera operazione si deve agli esposti di Asati, l'associazione dei piccoli azionisti Telecom, e Findim di Marco Fossati che detiene poco meno del 5% dell'azienda. Sul tavolo vi sarebbe da valutare il presunto conflitto di interessi relativo alla vendita di Telecom Argentina. Per altro, poco fa è giunta la conferma della cessione al Gruppo Fintech per 960 milioni di dollari.

In secondo luogo vi sarebbero alcune clausole del prospetto informativo del bond convertendo da 1,3 miliardi che lascerebbero intendere il pressoché evidente controllo da parte di Telefonica sulla holding Telco. Non solo il bond è stato riservato agli investitori istituzionali con esclusione del diritto di opzione, ma ha lasciato fuori la possibilità anche i piccoli e grandi azionisti, come Findim.

La Procura di Roma inoltre sarebbe stata invitata a indagare sull'azione pressante attuata nei confronti dell'alta dirigenza: il fascicolo è comunque contro ignoti.

Telecom Italia sottolinea "di aver sempre operato nel rispetto delle leggi e delle norme che regolano il mercato finanziario e assicura la massima collaborazione alle Autorità". Ma Consob sembra avere qualche perplessità sul prezzo pagato da Telefonica a Mediobanca, Generali e Intesa Sanpaolo.

Considerato che era il doppio di quello di mercato (1,1 euro contro gli 0,57 di Piazza Affari), si suppone che possa aver incluso un premio di controllo. Ipotesi che se dovesse essere confermata potrebbe indurre la Commissione di Controllo a imporre un'Offerta Pubblica di acquisto obbligatoria.