Telefonate commerciali moleste, non se ne può più

Giuseppe Busia, segretario generale del Garante della Privacy, ha ammesso l'inefficienza del registro delle opposizioni.

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a cura di Dario D'Elia

Qualcuno forse si è accorto di telefonate pubblicitarie moleste? Probabilmente milioni di italiani. Nel 2011 il famoso registro delle opposizioni, presentato in pompa magna dal Governo di allora e criticato persino dal Garante della Privacy, sembrava dovesse salvare la patria dal telemarketing. A distanza di quasi 5 anni si conferma un "epic fail".

registro opposizioni

"Il sistema non funziona, non tutela i cittadini. Noi siamo sommersi dalle segnalazioni di utenti infuriati e andiamo fino in Albania per le ispezioni nei call center, contro gli abusi", dichiara affranto Giuseppe Busia, segretario generale del Garante della Privacy.

E dire che almeno 1,2 milioni di iscritti (1% delle utenze) vi hanno riposto fiducia. Ma il registro delle opposizioni non è adeguato. I motivi sono risaputi. A parte gli abusi di alcune società che gestiscono i call center, poi sanzionate lievemente (solo 2,6 milioni di euro nel 2015), c'è il problema della limitazione delle norme. Non abbiamo un registro per la negazione totale del consenso come in altri paesi comunitari.

"Così basta distrarsi un momento mettere una X su un modulo, e non si esce più dal tunnel delle telefonate moleste", spiega Marco Pierani di Altroconsumo. È sufficiente aderire a un programma di raccolta punti, attivare una tessera sconto, accettare un regalo per perdere il controllo sul proprio numero telefonico. E in quel caso il registro è inutile perché senza magari saperlo abbiamo dato il consenso alla compravendita dei nostri dati.

reg

L'unica soluzione secondo Busia sarebbe quella di aumentare per legge "le responsabilità degli operatori in caso di abusi delle aziende di telemarketing cui si affidano per le campagne".

"Adesso se ne lavano le mani e scaricano tutte le responsabilità sui call center. Le regole devono cambiare anche per istituire un registro delle opposizioni universale: che vieti ogni tipo di chiamata pubblicitaria ai numeri iscritti", dice il segretario generale.

Il tetto massimo delle sanzioni oggi è di 120mila euro. Troppo poco. Il Garante dovrebbe poter fare di più. Magari castagnare direttamente sui fatturati. Qualche punto percentuale e diventeranno tutti onesti. O uccelli di bosco.

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