TIM sperimenta la tecnologia vRAN, più efficienza per il 5G

TIM ha sperimentato la tecnologia Virtual Radio Access Network per aumentare l'efficienza e la qualità delle reti mobile. Per il test è stata usata la rete 4G, ma il sistema è adatto anche per il 5G.

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a cura di Manolo De Agostini

TIM ha sperimentato con successo, presso i laboratori torinesi TILab, la tecnologia Virtual Radio Access Network (vRAN), che permetterà di migliorare la qualità dell'attuale rete mobile e di aumentarne l'efficienza anticipando le prestazioni che saranno garantite dal 5G.

L'azienda è prima in Europa e tra le prime aziende al mondo a sperimentare la tecnologia vRAN - realizzata dall'azienda Altiostar del Massachussets. VRAN si è dimostrata la prima rete wireless in grado di centralizzare e virtualizzare i segnali radio, anche in presenza di fronthauling Ethernet.

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Con questa soluzione si potrà godere dei benefici offerti dall'LTE Advanced, per ottimizzare la velocità ed eliminare le interferenze che si verificano tra le celle servite da stazioni radio base diverse. Per la sperimentazione di questa tecnologia è stata utilizzata la rete 4G, ma il sistema è adatto anche per il 5G.

In particolare, l'architettura vRAN è costituita da apparati radio di ridotte dimensioni e a basso consumo, collocati nei pressi delle antenne e collegati attraverso la rete Ethernet agli elementi di elaborazione del segnale. In questo modo i nuovi apparati possono essere posizionati in sedi remote e virtualizzati su server e non più su hardware dedicato.

La sperimentazione ha dimostrato l'efficacia di questa tecnologia anche in presenza di collegamenti di fronthauling a lunga distanza: è stata anche sperimentata la configurazione con moduli radio installati a Roma e server presenti a Torino.

In questo contesto, è stata definita anche un'architettura aperta per la realizzazione di funzionalità SON (Self Organizing Network) per la configurazione automatica della rete, che usa metodi innovativi di esercizio e di lavoro con gli strumenti di progettazione sviluppati da TIM.

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"Stavamo testando da tempo diverse soluzioni in questa direzione, ma ci scontravamo sempre con la complessità dell'applicazione sul campo", ha spiegato Umberto Ferrero, Responsabile Wireless Innovation in Engineering & TIlab di TIM, a La Stampa. "L'incontro con Altiostar ci ha permesso di trovare le giuste soluzioni: il collegamento con l'antenna centrale può essere effettuato con un collegamento Ethernet al posto di quelli ad altissima capacità normalmente necessari e siamo riusciti a sviluppare una vRAN utilizzabile sul campo, in grado di gestire un numero di clienti molto elevato".

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"La vRAN è un elemento fondante dell'evoluzione della rete di accesso radio verso LTE Advanced e 5G", ha dichiarato Ashraf M. Dahod, Presidente e CEO di Altiostar. "Investendo nella architettura giusta, gli operatori più innovativi possono realizzare le future autostrade dell'informazione. Abbiamo apprezzato l'investimento di TIM nella sperimentazione della nostra vRAN".

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