Twitter accelera la crisi dei giornali

Twitter si riconferma uno strumento che rimette in discussione l'informazione online.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Twitter dimostra di essere molto più di un social network. L'ha notato persino il Corriere della Sera, in un lungo articolo pubblicato sull'edizione cartacea, dove si sostiene, senza mezzi termini, che il microblogging è la nuova frontiera dell'informazione,  ad acuire, come se ce ne fosse bisogno, la crisi dei giornali di tutto il mondo.

L'atterraggio d'emergenza a New York, la crisi moldava e le recenti vicende iraniane. In tutti questi casi Twitter ha dato voce alle persone, che l'hanno usato per informare più velocemente, e spesso meglio, dei mezzi tradizionali.

Un fenomeno così rilevante che giornali e televisioni, come la CNN, sono arrivate a seguire Twitter come  fonte principale, in particolare in Iran, dove i giornalisti sono confinati in un hotel e ricevono informazioni esclusivamente dal governo, che però non è riuscito a fermare i micro post da 140 caratteri, usati per diffondere le immagini e i video terribili di questi giorni.   

Quello che vale la pena di sottolineare è come l'informazione costruita dagli utenti sia sempre più rilevante: c'è Twitter, c'è YouTube, ci sono i video amatoriali che anche i TG mostrano (in Italia SkyTG 24 ha un programma dedicato), e sempre più spesso i mezzi tradizionali sembrano faticare a tenere il passo.

Eppure ci sono tante persone che hanno preso le parole di Murdoch, che vuole la fine dell'informazione gratuita, come oro colato.  I giornali, tutti, sono liberi di chiedere denaro per i loro contenuti, ma forse prima dovrebbero assicurarsi di offrire qualcosa per cui vale la pena pagare.

News correlate

Facebook sfida Twitter con la ricerca in real time

Twitter unisce la protesta iraniana

Nokia e Siemens oscurano la democrazia in Iran

Gli elettori italiani amano l'Informazione TV