Twitter oscurerà i messaggi scorretti di politici e personaggi pubblici

Twitter ha deciso di passare all'azione: tutti i messaggi scorretti di politici e personaggi pubblici con più di 100mila follower saranno oscurati riducendone la visibilità, anche se resteranno online.

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a cura di Alessandro Crea

Incurante delle polemiche sollevate dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump negli ultimi mesi, Twitter ha deciso di proseguire nella sua battaglia nei confronti dei messaggi scorretti e delle fake news. D'ora in poi infatti qualsiasi messaggio, di un politico o di un personaggio pubblico che abbia oltre 100mila follower, se ritenuto inadatto o offensivo sarà "oscurato" parzialmente tramite una schermata grigia che ne nasconderà il testo.

Il meccanismo, ampiamente spiegato in un blog post, sarà il seguente: se un messaggio che rientra nei parametri di cui sopra sarà segnalato come scorretto, sarà chiamata in causa una commissione che ne deciderà il valore di interesse pubblico. Se il responso sarà positivo il tweet resterà online e visibile, ma in prima battuta sarà nascosto da un disclaimer che avverte i lettori dell'avvenuta infrazione. La schermata potrà comunque essere rimossa cliccandoci sopra. Gli algoritmi di Twitter renderanno il messaggio così classificato "meno rilevante" diminuendone così visibilità e circolazione.

Il comitato sarà interno all'azienda e formato da esperti di legge, sicurezza e politiche pubbliche provenienti dai vari team regionali del colosso. La decisione sarà presa tenendo in considerazione "l'immediatezza e la gravità del danno potenziale dalla violazione della regola". ‎

In questo modo Twitter spera di contemperare l'esigenza di far rispettare i propri termini di servizio con la necessaria libertà di espressione. Un post di un politico o di un personaggio famoso ad esempio, anche trasgredendo le direttive del social, potrebbe essere rilevante e degno di essere letto, quantomeno per essere dibattuto.

Dalla Casa Bianca al momento non è arrivata alcuna dichiarazione ufficiale in merito alla decisione, peraltro legittima, del social, ma fino a pochi giorni fa Trump ha continuato ad attaccare frontalmente il sito di microblogging, sostenendo che faccia di tutto per ridurlo al silenzio e non lasciarlo parlare.