La Commissione UE, in seno al progetto di Politica di coesione, ha assicurato oggi all'Italia 573 milioni di euro di finanziamento per lo sviluppo della rete a banda ultralarga nelle aree bianche.
I finanziamenti UE, che coprono il 60% dei costi ammissibili del progetto, aiuteranno a portare rapidamente l'accesso a Internet nelle aree in cui non è attualmente disponibile", puntualizza la Commissione. "Più di 7000 comuni saranno coperti, per un totale di 12,5 milioni di abitanti e quasi 1 milione di aziende".
Corina Creţu, Commissaria per la politica regionale, ha confermato che il progetto finanziato dalla UE riguarderà il 20% della popolazione italiana – quella appunto priva di infrastrutture TLC adeguate. "Significa opportunità di business senza precedenti, migliori servizi pubblici e migliore qualità della vita per il popolo italiano", ha commentato Creţu. "Mostra di cosa tratta veramente l'UE: lavorare per migliorare la vita quotidiana dei cittadini, in modo molto concreto ". Dello stesso avvito Mariya Gabriel, Commissaria per l'economia e la società digitale, che ha ricordato come una infrastruttura a banda larga di alta qualità sia "essenziale per l'economia e la società di oggi".
"I cittadini beneficeranno pienamente del mercato unico digitale una volta che avranno accesso illimitato alle reti più efficienti, consentendo l'accesso diffuso a nuovi prodotti, servizi e applicazioni. Tali progetti pongono le basi per un'Europa digitale inclusiva e competitiva", ha sottolineato Gabriel.
Da ricordare che i fondi sono dedicati al "Piano digitale italiano – Banda Ultralarga", che punta a garantire velocità di connessione di almeno 100 Mbps all'85% delle famiglie italiane e di tutti gli edifici pubblici - in particolare scuole e ospedali - e di almeno 30 Mbps per tutti entro fine 2020. Per quanto riguarda il primo e il secondo bando Infratel i lavori sono già stati avviati, mentre martedì è stata firmata la concessione per il terzo bando.